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La Puglia aderisce alla nuova agenda urbana dell’Onu ed alla dichiarazione di Quito

La Regione Puglia ha deciso di aderire ai contenuti della Nuova Agenda Urbana, sottoscritta dall’Unione Europea e da tutti i paesi presenti, Italia compresa, al Congresso Mondiale HABITAT III,che si è tenuto dal 17 al 20 ottobre a Quito (Ecuador). L’iniziativa Habitat III su Housing and Sustainable urban development  – Abitazioni e sviluppo urbano sostenibile – trae origine dalla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU che ne ha fissato gli obiettivi: rinnovato impegno politico per l’accesso all’abitazione e per lo sviluppo urbano sostenibile, lotta alla povertà e identificazione delle nuove sfide attraverso l’approvazione e l’attuazione di una Nuova Agenda Urbana.
“Il Governo pugliese – scrive l’assessore all’Urbanistica, Anna Maria Curcuruto –  ha stabilito di attivare e confermare le politiche di governo regionale, riconoscendosi nei principi etici e negli obiettivi di politica territoriale in materia ambientale, urbanistica, sociale, culturale e di rapporti con le istituzioni, espressi nella DICHIARAZIONE DI QUITO su città e insediamenti urbani sostenibili per tutti della Nuova Agenda Urbana”.
“La dichiarazione di principi – spiega l’assessore – parte da una visione condivisa (shared vision) di una città per tutti i cui abitanti possano godere e produrre città e insediamenti umani equi, sicuri, salubri, accessibili, resilienti e sostenibili. Questa visione è definita nel documento come l’espressione del “diritto alla città”. Aspetti rilevanti sono inoltre:

  • la funzione sociale ed ecologica dei suoli come premessa al diritto alla casa;
  • l’impegno civico e la partecipazione come fondamenti del senso di appartenenza;
  • lo sviluppo sostenibile urbano come chiave per la sostenibilità globale
  • il ruolo della cultura quale motore di sviluppo
  • l’importanza dello spazio pubblico
  • la parità di genere
    I principi e gli impegni ruotano poi attorno alle tre componenti universalmente accettate dello sviluppo sostenibile: quello sociale ( non lasciare che nessuno rimanga indietro – “leaving no one behind”); quello economico (trarre vantaggio dalle economie di agglomerazione di insediamenti correttamente pianificati); e quello ambientale (usi sostenibili del suolo e delle risorse naturali ed energia pulita). Fondamentali sono le scelte da attuare per garantire l’esito di tali politiche, quali l’integrazione dell’azione pubblica a livello nazionale, regionale e locale e quella tra settori di sviluppo, oltre a leggi per favorire i processi di decentramento e rafforzamento dei governi locali.

“Centrale è il ruolo della pianificazione urbana e territoriale, – aggiunge l’Assessore Curcuruto – come strumento indispensabile per proteggere il paesaggio ed il territorio e per garantire il soddisfacimento dei bisogni essenziali quali l’abitazione, i servizi, la mobilità e dei principi di giustizia evocati all’inizio, tra cui l’attenzione agli strati sociali più deboli ed alle questioni di genere”.
L’Assessore Curcuruto , che ha fatto parte della delegazione italiana a Quito, in rappresentanza delle Regioni italiane, relazionerà nel mese di dicembre a Roma alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulle attività della delegazione italiana e sul proprio intervento al “World Future Council” su “Heading towards Regenerative Cities: the Impact of Inclusiveness and Accessibility“. Saranno valutati nell’occasione gli impatti Nuova Agenda Urbana sulle future politiche comunitarie, nazionali e regionali.

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