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La Regione Puglia ottiene i finanziamenti per il progetto Mobility as a Service per una mobilità sostenibile e digitalizzata

Digitalizzazione del sistema di Trasporto pubblico locale e sviluppo di una piattaforma di vendita di titoli di viaggio unificata che raggruppa tutti gli operatori TPL attivi sul territorio. Questi gli obiettivi del progetto che la Sezione Trasporto Pubblico Locale e Intermodalità della Regione Puglia ha candidato per l’Avviso pubblico “MOBILITY AS A SERVICE FOR ITALY” – MAAS4ITALY – 7 Territori”, riuscendo a ottenere il contributo previsto di 2.300.000,00 € (su un costo complessivo del progetto di 2.757.100,00 €).

 

“La sostenibilità (economica, ambientale e socioculturale) rappresenta il concetto chiave del MaaS (Mobilty as a Service) – ha spiegato l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia -. Le infrastrutture di trasporto hanno un impatto significativo sia sulla vivibilità delle aree urbane ed extraurbane che sui cambiamenti climatici. Per questo abbiamo deciso di perseguire una politica di innovazione tecnologica anche nel sistema del TPL, così da offrire ai clienti un’esperienza di mobilità come servizio agile, sicuro, on-demand e digitale in grado di soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei viaggiatori. Il diritto alla mobilità è sancito dalla Costituzione italiana e questa Amministrazione sta cercando di offrire una mobilità moderna che garantisca la libertà individuale e collettiva, come indicato anche nel Libro Bianco della Mobilità.”

 

Il progetto vincitore del finanziamento del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri intende valorizzare l’esperienza attualmente in corso nella Città Metropolitana di Bari, estendendo all’intero territorio regionale i servizi di “mobilità come servizio”. La sperimentazione, che durerà fino a gennaio 2025, sarà condotta nei capoluoghi di Provincia e in un centro minore rappresentativo per ognuno di essi (Bari-Monopoli, Lecce–Gallipoli, Foggia-San Giovanni Rotondo, Taranto–Manduria, Brindisi–Fasano, BAT–Trani). Il progetto non si limiterà alla sola integrazione di sistemi di trasporto e mobilità urbani ed extraurbani, ma saranno messi a sistema percorsi tematici che coinvolgeranno anche altre aree di interesse, relativamente a: spostamenti a valenza sociale, convergenti sulle eccellenze ospedaliere regionali; spostamenti legati a motivi di studio scolastico e universitario o motivi lavorativi; spostamenti legati al turismo naturalistico, culturale, balneare.

I MaaS Operator, ovvero soggetti erogatori di servizi che aggregano le varie opzioni di viaggio e trasporto e permettono all’utente di avere un accesso integrato all’offerta complessiva di trasporto esistente sul territorio, coopereranno con gli operatori TPL ferroviario e automobilistico, urbano ed extraurbano, e con gli operatori di mobilità in sharing (scooter, auto elettriche, bici e monopattini). Stakeholder tra cui le Università, Aeroporti di Puglia e le Autorità portuali attiveranno il monitoraggio di gradimento tra gli utenti target: over 65, studenti, utenti di strutture sanitarie, pendolari e turisti.

 

“Scopo e sfida del progetto MaaS presentato è quello di integrare e rendere accessibili a tutta la popolazione, regionale e non solo, più soluzioni multimodali presenti sul territorio attraverso un unico canale – ha aggiunto l’assessore Maurodinoia -. Possiamo contare su una rete ferroviaria capillare che assicura le adduzioni ai capoluoghi di provincia da cui possono poi dipartirsi i rami di collegamento extraurbano anche tramite bus, verso i centri minori, le località turistiche e i poli di attrazione di carattere sanitario e universitario, nei quali garantiremo agli utenti collegamenti di ultimo miglio attraverso mobilità lenta. In più informatizzeremo sia il sistema di vendita dei titoli di viaggio sia la raccolta dati relativi alla mobilità, che, condivisi, ci aiuteranno a migliorare il servizio e a renderlo a sempre più attinente alle reali esigenze dei viaggiatori.”

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