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La rendicontazione di sostenibilità: da scelta volontaria a obbligatorietà

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), adottata dalla Commissione Europea e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il 16 dicembre 2022, introduce importanti novità in termini di rendicontazione non finanziaria. A questa direttiva, si affianca la Proposta di Direttiva relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CS3D), pubblicata dalla Commissione Europea il 23 febbraio 2022. Nel webinar, organizzato da Confindustria Livorno Massa Carrara in collaborazione con Confindustria Firenze, è stato illustrato l’articolato quadro delle nuove norme, sulle future prospettive in termini di obblighi di rendicontazione e sugli impatti che già oggi si riflettono sulla gestione delle imprese.

L’accelerazione, impressa dalle nuove normative europee, amplia progressivamente il numero di imprese tenute alla rendicontazione. Se nel 2021 le società italiane obbligate inserite nell’elenco Consob erano circa 200, a seguito dell’adozione della CSRD, diverranno circa 4.000 già nel 2024: 20 volte di più in soli 3 anni” con questa riflessione ha aperto i lavori Massimiliano Turci, vicepresidente di Confindustria con delega al coordinamento Multinazionali e Grandi Imprese e direttore dello stabilimento Baker Hughes di Massa.

L’intervento tecnico di Carlo Luison, Sustainable Innovator Leader di BDO Italia, società di consulenza internazionale e partner storico per i Bilanci di Sostenibilità della Confindustria Livorno Massa Carrara, sarà centrato sull’evoluzione del quadro normativo europeo in materia di sostenibilità e sulla rendicontazione non finanziaria, con un focus specifico sulla tassonomia verde, elaborata dalla Commissione Europea, che classifica le attività economiche definite ecosostenibili.

Tuttavia, oltre agli obblighi imposti dalla UE, ad imporre la necessità di una sempre maggiore e migliore rendicontazione di sostenibilità, sono soprattutto gli operatori del mercato. Tutte le imprese, PMI e Grandi Imprese, normativamente obbligate o meno, sono spinte a rendicontare e comunicare dati e informazioni di sostenibilità da istituti di credito e intermediari finanziari e dai rapporti di fornitura.

Paolo Galloso, responsabile Ufficio Studi di ANIMA, Associazione di Confindustria che raggruppa le aziende della meccanica, ha illustrato la rilevanza dei fattori ESG nei rapporti con banche, fornitori e clienti nell’ambito dell’industria meccanica.

Le banche, in particolare, stanno introducendo e integrando i fattori ESG nella valutazione del rischio di credito. Costantino Miri, responsabile prodotti del Banco BPM, ha analizzato a sua volta, la strategia di sostenibilità adottata da BPM, sottolineando l’accresciuta attenzione dell’istituto ai programmi di sostenibilità avviati dalle imprese clienti.

Centrale il ruolo di Confindustria, che attraverso le iniziative come quella odierna, rafforza l’impatto della cultura sullo sviluppo sostenibile dell’industria. “L’impegno della nostra associazione, nel promuovere un’innovativa cultura d’impresa sostenibile, parte dal lontano – ha commentato Umberto Paoletti, direttore generale di Confindustria LI MS, che ha coordinato l’incontro odierno -. Siamo giunti alla XXIV^ edizione del Bilancio di Sostenibilità del Comparto Chimico Toscano. Il progetto, nato a livello provinciale, dal 2016 è stato successivamente ampliato a livello toscano. Per supportare le aziende ad adempiere alle prescrizioni della nuova CSRD, stiamo implementando un progetto complessivo, che comprende servizi innovativi e proposte di alta formazione, attraverso la nostra agenzia formativa Assoservizi Formazione, che ha messo a catalogo corsi sui temi della sostenibilità, in continuità con il master breve già realizzato lo scorso ottobre”.

La chiusura dei lavori è stata affidata a Marco Ravazzolo, direttore Area Politiche per l’Ambiente, l’Energia e la Mobilità di Confindustria nazionale, che ha illustrato le iniziative di Confindustria nazionale sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

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