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Lotta al caporalato, Simonetti propone di intitolare il Centro di Boreano/Venosa alla memoria di Rocco Girasole

Nel 1956 durante una manifestazione per il Lavoro morì il bracciante Rocco Girasole a seguito di una carica della polizia scelbiana.
A Venosa si ricorda Rocco con una targa ed una via. Conservare la memoria delle lotte per la terra, gli scioperi alla rovescia è importante in questa fase anche per costruire un futuro diverso privo di razzismo eliminando la fabbrica dell’odio contro i migranti.
Per garantire i diritti, la centralità del lavoro, l’eliminazione del caporalato e dello sfruttamento specialmente nell’agro alimentare, è in corso di attuazione il Piano Nazionale Anti caporalato che ha finanziato misure importanti per l’area del Bradano e del Metapontino con la realizzazione dei Centri di accoglienza di Gaudiano/lavello, il completamento della Città della Pace di Scanzano, la ristrutturazione dell’ex Tabacchificio di Palazzo e del Centro Antitratta nello stesso Comune.
Il Piano ha finanziato anche il nuovo il Centro di Boreano/Venosa che sorgerà nel terreno dell’ex ghetto con la riutilizzazione delle strutture e del sito della riforma fondiaria con finanziamento di 2,5 milioni, 150 posti, dopo l’intesa Alsia/Regione/Comune di Venosa in fase di attuazione. Si tratta di una misura importante e significativa che andrebbe intitolata a Rocco Girasole.
Pietro Simonetti Presidente del Coordinamento Politiche Migranti e Rifugiati Regione Basilicata

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