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Il lucano Rudy Marranchelli eletto vicepresidente di Agia Cia

L’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani ha compiuto diciotto anni e con la V Assemblea elettiva nazionale tenutasi a Roma, all’Auditorium Cia “G.Avolio”, ha eletto nuovo presidente, il romagnolo Stefano Francia e vice il lucano Rudy Marranchelli.
“Ringrazio la presidente uscente Maria Pirrone  per quello che ha fatto in questi anni”  – è il primo commento di Marranchelli  che ha espresso un buon lavoro al neo Presidente Nazionale dicendosi  “onorato di essere il suo Vice garantendo il mio massimo impegno per un’associazione che- ha sottolineato –  in questi anni è diventata come una grande famiglia e per un’agricoltura giovane in Italia e in Europa. Sento la responsabilità, in particolare, di rappresentare un’intera generazione di imprenditori under 35 delle regioni del Sud che hanno bisogno di servizi, consulenza, informazione e di fare rete. Ma – ha detto – non partiamo da zero, anzi ri-partiamo dalla “Carta di Tricarico” che racchiude le esigenze oggi prioritarie per i giovani (e non solo delle regioni meridionali) che vogliono scommettere il proprio futuro sull’attività agricola”.
“L’Associazione dei giovani di Cia sta vivendo una fase di crescita significativa -ha sottolineato Francia al termine del congresso al quale hanno partecipato 101 delegati in rappresentanza dei 41 mila iscritti dell’organizzazione-. Prendo in consegna un’associazione di valore e di questo ringrazio prima di tutto Maria Pirrone -ha aggiunto il neo eletto presidente-. Un testimone che è sintesi di anni di lavoro importante, su questioni di assoluto rilievo per il presente e il futuro dei giovani in agricoltura”. “L’imprenditore crea un lavoro e non lo chiede” con questo titolo la V Assemblea Agia-Cia ha messo a fuoco il ruolo del giovane agricoltore quale motore dell’attività e soprattutto dell’innovazione non solo in campo tecnologico, ma anche organizzativo.
Da un’analisi dell’Ufficio Studi Cia su dati Unioncamere di fine marzo 2018, fatto cento il numero di imprese giovanili attive, quelle agricole rappresentano l’11% (+12% dal 2015 al 2017). Agia-Cia rinnova e rafforza il suo impegno nel promuovere e diffondere iniziative mirate per assicurare reddito ai giovani imprenditori agricoli e facilitare il loro accesso alla terra, al credito, alla conoscenza e all’innovazione. Temi questi anche al centro dell’Assemblea che, con il contributo di rappresentanti del mondo istituzionale e accademico, esperti e tecnici del settore, è stata occasione di confronto sullo stato dell’arte in materia di agricoltura digitale, ricambio generazionale e società di affiancamento; snellimento della burocrazia; riforma della Pac e gestione del rischio in agricoltura.
“Sono questi gli assets che ci vedranno impegnati con grande senso di responsabilità, determinazione e entusiasmo nei prossimi quattro anni -ha dichiarato Francia-. Priorità verrà data ai punti inseriti da Agia ad integrazione del documento programmatico Cia: Equità, reddito e libertà d’impresa; Agricoltura digitale e democrazia d’impresa: agricoltori proprietari dei dati; Agricoltori motore dell’innovazione; Riforma della Pac: ripartire tutti dallo stesso nastro di partenza; Sostegno alla lotta dell’Associazione Nazionale Pensionati di Cia (Anp-Cia) per innalzare le pensioni e rivedere i criteri; Banca delle Terre Agricole: introduzione dei Lotti Funzionali e allargamento ai terreni dei privati e Ammodernamento degli istituti medievali della proprietà fondiaria: terre collettive e usi civici”.

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