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Malattia vescicolare Suini, sospeso accreditamento per provincia di Potenza

A seguito dell’insorgenza di un focolaio riscontrato in un’Azienda con allevamenti ubicati nei comuni di Vietri di Potenza e di Picerno, in via cautelare, il Dipartimento regionale alle Politiche della Persona ha disposto, con un apposito provvedimento, la sospensione della qualifica di accreditamento per Malattia Vescicolare della provincia di Potenza. Lo rende noto l’assessore Flavia Franconi. Una provincia acquisisce lo status di territorio accreditato quando non è dimostrata, attraverso i controlli routinari da parte dei Servizi Veterinari, la circolazione del virus responsabile dell’insorgenza della malattia di origine virale, infettiva e contagiosa, che colpisce i suini ma non l’uomo, che ne è immune. La malattia vescicolare, infatti, riguarda la sola specie suina e non è trasmissibile all’uomo e pertanto il consumo di carni fresche o di insaccati di maiale non rappresenta alcun rischio per la salute umana.
La qualifica di accreditamento consente la libera movimentazione degli animali sia da vita (cioè con destinazione verso altri allevamenti) che da macello. Qualora venga dimostrata la circolazione virale, l’accreditamento viene sospeso e la movimentazione di fatto bloccata in alcune aree (zona infetta e zona di protezione) e soggetta a controlli continui da parte del Servizio Veterinario, mentre per la movimentazione fuori regione è necessario chiedere una deroga al ministero della Salute.
In particolare, nella zona di protezione compresa nel raggio di 3 chilometri dal focolaio, è necessario disporre il censimento e l’identificazione di tutte le Aziende in cui si allevano suini, con relativi controlli seriologici e visite periodiche. Tra le altre misure, c’è il divieto di circolazione e trasporto degli animali appartenenti alle stesse specie sensibili, se non sulle strade di accesso all’azienda. I suini, in particolare, non possono uscire dalle aziende per tre settimane dopo il completamento delle operazioni di pulizia e di disinfezione dell’azienda risultata infetta. E’ necessario, inoltre, rispettare norme di igiene per i mezzi e le attrezzature utilizzate nella zona di protezione per il trasporto di suini o di altri animali o di materiale che potrebbe essere contaminato, in particolare alimenti, letame o liquami, che non possono uscire se non sono puliti e disinfettati. E’ vietato, infine, macellare i suini per uso privato (utilizzo familiare non per commercializzazione), senza il preventivo controllo dei Servizi Veterinari.
L’assessore regionale Flavia Franconi evidenzia che Il provvedimento regionale è stato adottato al fine di tutelare la sanità del patrimonio suinicolo regionale e nazionale di concerto con il Ministero della Salute e con il Centro Nazionale di referenza per le malattie Vescicolari di Brescia. La tempestività del provvedimento consentirà di poter riacquisire l’accreditamento provinciale nel più breve tempo possibile a seguito delle attività di controllo che il competente servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria di Potenza dovrà porre in essere sull’intero territorio provinciale. Nel rispetto della normativa nazionale ed europea di settore e nelle more del riaccreditamento, gli operatori del sistema registreranno disagi nella libera movimentazione degli animali; per minimizzare tale impatto del comparto interessato le competenti strutture regionali del sistema sanitario saranno a pieno impegnate per i dovuti accertamenti sull’intero territorio provinciale.

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