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Manovra bis, la CGIL in piazza con i sindaci

Lo sciopero proclamato dall’ANCI è la risposta giusta a una manovra finanziaria che, nonostante i troppi e continui aggiustamenti, rimane fortemente iniqua e socialmente ingiusta e mette in pericolo la tenuta dei nostri enti locali.

Questo Governo consolida una pratica che non approviamo: evitare qualsiasi forma di concertazione istituzionale e confronto vero tra Governo e parti sociali; agire con forza imponendo scelte sbagliate i cui effetti ricadono sugli strati deboli della società (famiglie meno abbienti, lavoratori, pensionati, precari, cassintegrati) e sulle istituzioni locali, minando i principi di equità sociale e fiscale su cui il nostro Paese si è sempre fondato.

IL Governo siccome non vuole cercare le risorse dove esse sono (grandi ricchezze, grandi patrimoni, evasione) e non vuole intervenire sugli sprechi di spesa pubblica laddove si annidano (enti inutili, spesa corrente improduttiva, benefits), adotta strumenti fiscali non selettivi e taglia ulteriormente i trasferimenti ai Comuni. Così le nostre comunità sono colpite due volte: direttamente sul loro reddito, indirettamente sul welfare locale e sui servizi.

In Italia ormai si pone la questione della tenuta democratica del Paese: l’obiettivo della mobilitazione dei sindaci non è solo di ridurre i danni gravissimi che la manovra arreca alle comunità, ma anche quello di difendere i principi di rappresentanza e i diritti di partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.

Né si possono accettare forzature alla Costituzione come fa continuamente chi ci governa.

Tra l’altro, la stessa scelta d’imporre, ancora una volta, il voto di fiducia è un atto di una gravità inaudita ed è l’ennesimo segnale che certifica la debolezza di questo governo.

L’emergenza non si affronta in questo modo. Serve tutt’altro: equità nelle scelte e cooperazione fra le istituzioni e con le parti sociali. Si devono far valere responsabilità comuni e percorsi di riforma, anche accelerati, ma non improvvisati, come invece fa questo governo.

Per tutti questi motivi il 15 settembre la CGIL e la FP parteciperanno alla protesta dei sindaci italiani, stando al loro fianco.

Come molti sindaci sono stati al fianco della CGIL e hanno partecipato allo sciopero del 6 settembre condividendone le motivazioni e gli obiettivi, lo stesso farà la CGIL che sarà al fianco dei sindaci, perché crediamo che essi rappresentano le nostre comunità e le prime istituzioni di riferimento per i cittadini.

Ci saremo per difendere il ruolo degli enti locali che offrono ai cittadini, ai lavoratori, ai pensionati, servizi essenziali per la comunità e diritti di cittadinanza irrinunciabili.

Insieme per dire NO ad una manovra ingiusta, iniqua e depressiva che nega prospettive future ai giovani i quali non trovano lavoro oggi e non avranno pensioni domani.

Manuela Taratufolo – SEGRETARIO GENERALE CGIL MATERA

Vito Maragno – SEGRETARIO GENERALE FP CGIL MATERA

 

 

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