CronacaPuglia

Misterioso agguato a Lecce

Un’aggressione misteriosa, con colpi di pistola a salve sparati ad altezza uomo. Non una rapina, ma molto probabilmente un avvertimento, ma gli investigatori stanno cercando di capire il nesso. Sta di fatto che si tratta di un mistero, quello avvenuto ieri a Lecce, dove un uomo di 31 anni residente a Lequile, titolare di un locale adibito a feste per bambini, è stato aggredito nella tarda serata di giovedì da uno sconosciuto. Tutto è accaduto intorno alle 23.30, quando gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via del Mare, dove alcuni residenti avevano segnalato una violenta lite in strada, durante la quale era stata anche avvertita l’esplosione di alcuni colpi di pistola. Raggiunta la zona, i poliziotti si sono diretti verso il locale ed avvicinati dal titolare dell’attività, ‘Svago e divertimento’, presentatosi alla vista degli agenti in evidente stato confusionale e con una ferita alla testa, probabilmente provocata da un oggetto contundente.

L’uomo ha spiegato agli agenti che, poco prima, mentre stava andando a gettare la spazzatura nei bidoni, era stato avvicinato da uno sconosciuto, alto e robusto, vestito con un bomber e che aveva il volto parzialmente coperto dal cappuccio del giubbotto, lo avrebbe avvicinato e gli avrebbe esploso contro cinque colpi di pistola. L’arma, fortunatamente, era caricata a salve, e così il malcapitato non ha esitato ad avvicinarsi allo sconosciuto, per disarmarlo. È stato a questo punto che tra vittima ed aggressore è scoppiata una colluttazione, durante la quale il misterioso individuo ha colpito alla tempia il rivale, con il calcio della pistola, per poi dileguarsi. Sul posto è intervenuta anche un‘ambulanza. Al malcapitato gli è stata diagnosticata una ferita lacero contusa alla tempia, guaribile in 10 giorni. Sul posto anche il personale della polizia scientifica, che ha rinvenuto e sequestrato 5 bossoli calibro 7,65, trovati nelle immediate vicinanze dei bidoni della raccolta differenziata, nonché un paio di occhiali da vista, probabilmente appartenuti all’aggressore.

Al momento, i motivi dell’aggressione non sono conosciuti. L’imprenditore avrebbe dichiarato agli agenti di non avere mai ricevuto minacce o di avere contrasti con qualcuno. Le indagini sono in corso.

 

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