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Nessuno Resti Fuori 2020: A Matera, il Festival di teatro città e persone, dal 21 al 26 luglio

Anche quest’anno, ritorna in città l’appuntamento con NESSUNO RESTI FUORI – Festival di teatro città e persone. Il festival si svolge ogni anno in un diverso quartiere, coinvolgendo i cittadini in laboratori, spettacoli e incontri di approfondimento.

Dal 2016 siamo stati a Piccianello, Serra Venerdì, Agna e Spine Bianche.

Quest’anno, il festival si sarebbe dovuto svolgere al Borgo La Martella, ma a seguito dell’emergenza legata al Covid 19, abbiamo dovuto immaginare un festival diverso, posticipando all’anno prossimo l’appuntamento con gli abitanti del borgo.

Quella del 2020 è un’edizione speciale, un’edizione nomade, che non abita un solo quartiere ma che attraversa diversi luoghi della città.

E il tema di quest’anno sono proprio gli spazi, gli spazi pubblici, gli spazi chiusi, gli spazi aperti, gli spazi inutilizzati, gli spazi utili alla crescita culturale e sociale di una città.

E tra questi luoghi, non potevamo non porre attenzione ai teatri. Teatri chiusi, da ristrutturare, mai finiti, mai iniziati, mai inaugurati. Il teatro, per noi, non è il luogo dell’intrattenimento o del divertimento, è il luogo in cui lo spettatore ha la possibilità di conoscere storie, di guardare la realtà attraverso altri punti di vista e di sviluppare un senso critico per capire cosa della società andrebbe cambiato, migliorato.

In questo senso i teatri sono luoghi della cultura e della crescita sociale.

E così il festival comincia nella sua prima serata nel piazzale del Cine -Teatro Duni (via Roma), per concludersi in Piazza Montegrappa, dove si trova il teatro Quaroni, attraversando nelle varie serate (dal 21 al 26 luglio), Piazza Scacchiera nel Rione Pini, il piazzale del Cine-Teatro Kennedy in via Cappuccini, la pineta del Brancaccio a Serra Rifusa e la sala Pasolini al  centro commerciale Il Circo a Matera 2000.

Diversi gli appuntamenti, si comincia con “Matera Città Aperta”, il documentario realizzato da Kiana Tajammol, che racconta lo spettacolo realizzato da IAC in occasione dell’anno della Capitale Europea della Cultura, che ruotava attorno alla costruzione di un monumento, che si è rivelato poi un muro che divideva piazza Vittorio Veneto.

Il 22 luglio invece gli spettacoli sono a cura di Reteteatro41, la rete delle compagnie professioniste lucane, che presenta tre spettacoli per bambini: “C’era una volta Galileo” della compagnia L’albero, “Parole e Sassi” realizzato dalla compagnia Petra e “Una nave tra i palazzi” della compagnia Gommalacca Teatro.

Il 23 sarà  il momento della musica con i più giovani, Palco Aperto, un concerto realizzato con i gruppi emergenti della città, tra i quali  Moregrè e Mulini a vento.

Il 24 saremo nella pineta di Serra Rifusa con  “Sammarzano” uno spettacolo con la regia di Ivano Picciallo, ambientato in un paese del sud Italia e che racconta della raccolta dei pomodori e del caporalato.

Il 25 sarà la volta di “Storia di un uomo e della suo ombra” di Principio Attivo Teatro, che farà divertire e riflettere grandi e piccoli.

Il festival si concluderà il 26 con l’ultima produzione teatrale di IAC: “Marathon des Sables”.

Lo spettacolo nasce dalla collaborazione tra IAC e Cosimo Frascella, attore materano.

Con la regia di Andrea Santantonio, l’aiuto regia di Nadia Casamassima, Joseph Geoffriau alle luci, Lorenzo Bruno alle creazioni video e con in scena Cosimo Frascella, lo spettacolo racconta la storia di un maratoneta, Mauro Prosperi, che nell’aprile del 1994 corse la Marathon des Sables, nel deserto del Marocco e si perse, per poi ritrovarsi dopo 10 giorni.

Una storia che racconta una delle imprese agonistiche più avvincenti e allo stesso una condizione universale, quella del perdersi in un deserto e sopravvivere.

Nello spettacolo, Cosimo l’attore e Mauro il maratoneta, i due uomini, si incontrano, si riconoscono e si aiutano l’uno l’altro per superarsi e  ritrovarsi.

Ma oltre agli spettacoli, abbiamo pensato a dei veri e propri laboratori di comunità chiamati “Noi siamo la città”, momenti di conoscenza e approfondimento in relazione agli spazi che ci ospiteranno. Sono incontri aperti a tutti i cittadini e le cittadine, momenti di confronto aperto sui temi della cittadinanza e dell’abitare gli spazi in cui proveremo a ragionare su cosa vuol dire essere cittadini, rivendicando la funzione degli spazi pubblici, che nella città di Matera non mancano ma che molto spesso sono chiusi o inaccessibili.

Nella scoperta delle storie e delle vicende legate al Teatro Duni, al Teatro Kennedy, al Teatro Quaroni, alla Sala Pasolini, ma anche a Serra Rifusa e al Rione Pini, ci accompagneranno architetti ed urbanisti: Rossella Nicoletti, Gigi e Tonio Acito, Cristina Amenta, Piergiorgio Corazza, Rita Orlando.

Tanti appuntamenti dunque con IAC, che anche in questo anno, particolarmente faticoso per il teatro e per i lavoratori dello spettacolo, riesce a realizzare, anche grazie all’aiuto di tanti volontari e appassionati, un piccolo festival, che potrebbe nei prossimi anni diventare un importante riferimento per il sud Italia.

Nessuno Resti Fuori è realizzato da IAC Centro Arti Integrate, in partenariato con C-FARA, il Sicomoro, Be Sound ed in collaborazione con Reteteatro41 e QQ Stampe.

NessunoRestiFuori2020_Brochure

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