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Niente impresa per la Bawer a Capo d’Orlando

La Bawer Olimpia Matera non trova il doppio colpo esterno, ma torna da Capo d’Orlando comunque con maggiori convinzioni e tanta determinazione da utilizzare nei prossimi match interni. La gara in casa dell’Upea non si preannunciava facile, ed era resa ancora più ardua dall’obbligo per la Bawer di fare a meno del posto cinque Raffaele Martone, per la seconda gara consecutiva out a causa di un infortunio che lo ha costretto a Matera tra le due ravvicinate trasferte. Il roster di coach Perdichizzi, inoltre, è riuscito ad ottenere percentuali importanti, costringendo Vico e compagni a rincorrere per tutta la gara ed a mollare solamente nel finale. Coach Ponticiello appare soddisfatto all’indomani della sconfitta di Capo d’Orlando, soprattutto per quanto fatto vedere dai suoi cestisti sul difficilissimo parquet siciliano. Buona la gestione della palla e la sua circolazione, oltre che percentuali importanti che fanno ben sperare in vista di San Severo e Casalpusterlengo. Certamente era anche difficoltoso affrontare due trasferte consecutive con distanze importanti in termini chilometrici, ma la squadra era pronta al possibile doppio exploit esterno, dopo i carichi di lavoro ai quali erano stati sottoposti i giocatori nel corso della pausa natalizia.

LE DICHIARAZIONI POST-GARA DI CICCIO PONTICIELLO – “Malgrado la sconfitta, abbiamo disputato in Sicilia un ottimo incontro, puniti più dalle stellari percentuali al tiro pesante di Capo D’Orlando, che da nostre mancanze. Abbiamo mosso la palla nella maniera giusta, scelto bene i nostri tiri, eseguito i giochi con linearità. I dati statistici, gli 80 punti complessivi, le eccellenti percentuali al tiro, 55% dal campo, 44% da 3pt, addirittura 60% da 2, dimostrano come abbiamo alternato con intelligenza soluzioni dal perimetro e gioco interno, azioni in campo aperto ed esecuzione a metà campo. E questo, per la forza dell’avversario, a maggior ragione con la pesante assenza di Raffaele Martone, non era facile e neppure scontato”.

L’ANALISI TATTICA DELLA GARA – “Il nostro unico errore è stato quello di far entrare subito in partita, “far accendere” la mano dall’inizio ai loro tiratori. La difesa non ha avuto la cattiveria e la continuità mostrata a Fabriano. Non è stata una difesa “allegra”, non è in termini di applicazione il problema, in fondo abbiamo messo in atto tutti “i dispositivi” che avevamo preparato. E’ più giusto dire che il livello di intensità non abbia avuto i picchi della trasferta precedente, e neppure la continuità nel corso dei 40’ fatta vedere nel confronto di un mese fa con Napoli. L’effetto di ciò è stato quello di una partita molto bella sotto un profilo strettamente cestistico, ad alto contenuto tecnico, ma in cui non siamo stati capaci di far pesare sulle spalle di Zanelli e soci la pressione dell’essere costretti a vincere”.

 

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