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Ospedale di Lauria: Il Sindaco Gianni Pittella e l’assessore alla sanità Gennaro Nasti scrivono all’assessore alla Sanità della Regione Basilicata Avv. Francesco Fanelli

Preg.mo Assessore Fanelli,

nell’augurarLe nuovamente buon lavoro nella veste di Assessore alla Sanità della nostra Regione, ci sentiamo in dovere di rappresentarLe alcune riflessioni maturate dopo l’incontro di Venerdì u.s. che ha voluto convocare nella sala Inguscio e dove, finalmente, è stato possibile prendere visione della proposta elaborata e presentata insieme all’ASP in merito al Piano Aziendale PNRR – Missione 6.

Proposta elaborata nei mesi scorsi senza alcuna condivisione con le realtà politiche e sanitarie del territorio, proposta di gran lunga perfettibile e che avrebbe potuto avere un maggiore e significativo impatto sull’implementazione del setting dell’offerta prestazionale sul territorio, se solo avesse tenuto conto anche delle reali esigenze sanitarie ed orografiche dell’intera area sud della Basilicata, oltre che dei colori politici.

Come ci è stato chiesto in corso di riunione, condivideremo con gli altri sindaci afferenti al Distretto della Salute di Lauria le nostre proposte di modifica del piano presentato, consci di quanto è riportato al n.10 del documento ministeriale “Riscontri a dubbi interpretativi delle Regioni” dove è chiaro che ogni modifica sarebbe stata ammissibile entro l’ultima data utile per il completamento delle Schede di Intervento, cioè il 28 febbraio.

Nell’ottica di collaborazione e di condivisione, in data 01 Marzo 2022, abbiamo richiesto ufficialmente un incontro con il nuovo Direttore Generale dell’ASP – dott. Stopazzolo – ma, ad oggi, non ci è pervenuta nessuna risposta in merito.

Il Presidio Ospedaliero Distrettuale di Lauria ha rappresentato e rappresenta ancora oggi, un saldo connettore sanitario territoriale al servizio non solo del Lagonegrese e la pandemia Covid ha fatto risaltare questo ruolo che spesso viene sminuito e non attenzionato.

Nell’ottica di una politica sanitaria attenta sarebbe stato il destinatario naturale di uno dei C.O.T. previsti dal PNRR – Missione 6.

Auspichiamo che le scelte e la proposta presentata possano sortire gli effetti descritti dal Direttore Generale dell’ASP ma ora riteniamo sia giunto il momento di ricominciare a discutere seriamente di programmazione sanitaria territoriale, di fare scelte incidenti e organiche su una delle aree più particolari ed importanti della Regione.

Il P.O.D. di Lauria deve essere messo nelle condizioni di poter servire al meglio la popolazione e dare risposte concrete, adeguate e qualificate alla popolazione in termini di:

  • Adeguamento strutturale e delle risorse umane del punto territoriale del sistema di emergenza/urgenza 118 che serve una vasta e difficile area e deve poter garantire l’accesso alle cure nei modi e nei tempi stabiliti dai protocolli nazionali;
  • Implementazione della specialistica ambulatoriale da coordinare con le strutture ospedaliere di primo e secondo livello della Regione;
  • Implementazione del servizio di Igiene Sanità Pubblica e della organizzazione sanitaria volta allo screening non solo delle patologie neoplastiche, alla sorveglianza sanitaria delle patologie più incidenti (asbestosi, esposizione naturale ad oncogeni, ecc.) ed alla prevenzione (es. centro di medina termale per percorsi diagnostico/terapeutici presso le strutture termali di Latronico – campagne di screening e di educazione sanitaria, ecc.);
  • Adeguamento delle strutture per dialisi, lungodegenza e riabilitazione post-acuzie che evitano tanti e disagevoli viaggi verso strutture ospedaliere lontane oltre che un ottimo raccordo post-dimissione con le strutture ospedaliere viciniori;
  • Implementazione e sviluppo ulteriore dei servizi del Centro Salute Mentale e dell’Hospice pediatrico, realtà virtuose di cui il nostro territorio ha sempre più bisogno;
  • Creazione e gestione di un centro di telemedicina e di controllo “a distanza” del paziente al proprio domicilio;
  • Rivisitazione e riqualificazione dell’USCO che, sulla base del grande lavoro svolto e dell’esperienza di assistenza territoriale diffusa che ha prestato, potrebbe e dovrebbe diventare il punto di riferimento per la gestione delle sequele della patologia associata al COVID ed al Long-Term COVID.

Questi sono solo alcuni dei temi da affrontare e coordinare all’interno di un Piano Sanitario Regionale che rimane ancora oscuro, nell’ottica di rendere ai cittadini un sistema sanitario territoriale efficace, efficiente, diffuso, sostenibile, raggiungibile e che esuli da ogni colore politico ma che faccia leva sul senso di responsabilità che dovrebbe sostenere l’azione di ogni buon politico ed amministratore.

Nella speranza di poter avere un incontro bilaterale con lei, nei tempi e nei modi che vorrà scegliere, Le rivolgiamo i nostri più cordiali saluti.

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