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Ospedale di Venosa: “Gli impegni presi da Regione e ASP non rispettati!”

L’art. 20 della L R. n. 17/2011  ha “stravolto” alcune consolidate realtà ospedaliere Lucane tra le quali l’ospedale di Venosa che dal 1° Gennaio 2012   non può più accettare  “Pazienti  Acuti”.

L’attuazione dell’art. 20, ha imposto – comunica il Segretario Provinciale Giuseppe Costanzo – anche il trasferimento delle diverse UU.OO.  presso l’Ospedale di Melfi, svuotando di fatto l’Ospedale e depotenziandolo di tutte quelle attività che fino al 31/12/2011 venivano professionalmente assicurate.

La puntualità osservata nello “smantellamento” dell’Ospedale di Venosa peraltro coincisa con il periodo natalizio, non è stata assolutamente osservata nella riconversione  e nell’implementazione di Servizi e UU.OO.

Sono passati già sette mesi e sono stati attivati, in parte i posti letto previsti per la U.O. di Lungodegenza ed alcuni posti letto previsti per la U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione e dal 1/08/2012 sono stati accorpati in una unica U.O., con la conseguenza che altro Personale sanitario è stato trasferito presso l’Ospedale di Melfi..

L’Ospedale di Venosa, oggi è una struttura  “vuota” in tutti i sensi. Dei 97 posti letto tanto decantati  da  tutti i politici e dell’apertura  di nuovi ambulatori  non c’è traccia, addirittura gli Ambulatori esistenti stanno sempre più riducendo le attività potenzialmente erogabili.

Pare che anche il  “Pronto Soccorso H24” sia destinato a scomparire,  nonostante le “riassicurazioni” dei Dirigenti Regionali e dell’ASP e il Servizio cardiologico ed anestesiologico  spesso rimane con turni scoperti.

La scrivente Organizzazione Sindacale chiede alle Autorità Competenti Regionali e Aziendali – conclude Costanzo – una seria assunzione di responsabilità e un  doveroso riscontro degli impegni assunti nel rispetto dei Cittadini/Utenti e dei lavoratori di questo Territorio che sono fortemente penalizzati e “beffati” da questo immobilismo.

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