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Palazzo San Gervasio, uomo aggredito da ospite del CPR

Ieri,  a Palazzo San Gervasio(Pz),  si è verificato un episodio di inaudita violenza che ha messo a repentaglio la sicurezza di una giovane minorenne e del padre intervenuto in sua difesa.Un uomo, in stato di evidente alterazione psicofisica e con un passato di abuso di sostanze stupefacenti, ospite del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Palazzo San Gervasio, ha tentato di entrare in un’abitazione dove una ragazza minorenne si trovava da sola. Fortunatamente, il padre della ragazza è prontamente intervenuto, allontanando l’uomo dall’abitazione e dalla sua azienda sottostante. Nonostante i ripetuti tentativi di dissuasione, l’aggressore ha reagito con minacce e violenza fisica, afferrando il padre al collo e pronunciando frasi intimidatorie come “Voglio il tuo sangue”. Solo dopo numerose chiamate alle forze dell’ordine e dopo che queste si sono recate sul posto, l’uomo è stato allontanato dal luogo dell’accaduto. Tuttavia, in tarda serata, l’uomo è tornato nuovamente ad aggirarsi nella stessa proprietà privata, creando ulteriore apprensione e disagio a tutta la famiglia. L’episodio solleva gravi interrogativi sulla gestione del CPR e sulla sicurezza dei cittadini. Come è possibile che un individuo con un simile profilo di pericolosità sia stato lasciato libero di circolare, pur non essendo in regola con i documenti? Come cittadini, abbiamo il diritto di vivere serenamente nelle nostre case, senza temere aggressioni o minacce. La presenza di individui con precedenti noti, che versano in condizioni di alterazione psicofisica e che non temono la legge, rappresenta un pericolo concreto per la sicurezza pubblica.

Non si tratta di un caso isolato. In passato, si sono verificati episodi di molestie nei confronti di donne da parte di ospiti del CPR. I cittadini di Palazzo San Gervasio, come di tutta la Basilicata, chiedono risposte concrete e misure adeguate a garantire la loro sicurezza. La Regione Basilicata, in vista delle imminenti elezioni, è chiamata non solo a svolgere le consuete passerelle politiche nei centri comunali ma ad affrontare con urgenza e determinazione questa emergenza. L’invito è rivolto anche all’amministrazione Comunale di Palazzo San Gervasio. 

Non è più accettabile che i cittadini onesti e laboriosi vivono nel terrore di incontrare individui violenti e incontrollati. La sicurezza rappresenta un diritto fondamentale che non può essere messo in discussione.

È necessario rivedere le modalità di gestione del CPR di Palazzo San Gervasio, rafforzando i controlli e garantendo il rispetto delle leggi. La tutela della collettività deve essere la priorità assoluta! Le Autorità competenti sono invitate ad agire con tempestività e risolutezza per ristabilire l’ordine e la tranquillità a Palazzo San Gervasio e in tutta la Regione.

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