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Parte oggi in Basilicata la campagna antinfluenzale-antipneumococcica

Da oggi, 8 novembre 2019, parte la campagna antiinfluenzale – antipneumococcica 2019/2020. A darne notizia è l’Azienda sanitaria locale di Potenza, precisando che nel capoluogo il servizio verrà erogato dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e martedì e giovedì anche dalle 15,30 alle 17,00. Gli orari dei competenti uffici dell’Asp dislocati negli altri Comuni della provincia di Potenza sono indicati sul sito web dell’ente, all’indirizzo
http://www.aspbasilicata.it/come-fare-per/uffici-di-igiene-epidemiologica-e-sanit%C3%A0-pubblica-nei-comuni-orari-e-ubicazione

“L’influenza – si legge in una nota dell’Asp – è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità, che in alcuni casi, possono comportare ricovero in ambiente ospedaliero o addirittura exitus. Alcune fasce di popolazione possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze quali polmonite virale o batterica secondaria o peggioramento delle condizioni cliniche preesistenti. Costituisce un notevole problema di sanità pubblica poiché, a causa della sua elevata trasmissibilità, colpisce un elevato numero di persone in un ristretto lasso di tempo, determinando quindi costi diretti ed indiretti, soprattutto in ragione delle complicanze ad essa correlate. Fermo restando che le forme più severe interessano in genere gli anziani ed i soggetti di qualunque età con presenza di patologie di base, si richiama l’attenzione circa l’importanza di vaccinare oltre ad essi anche gli operatori sanitari a contatto diretto con pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione influenzale. Si ricorda che le donne in gravidanza rappresentano il più importante dei gruppi a rischio per le complicanze che possono interessare se stesse ed il feto. Il periodo elettivo per la vaccinazione antinfluenzale, nella nostra situazione climatica ed in base all’andamento delle precedenti epidemie in Italia, è quello autunnale da metà ottobre a fine dicembre. Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile, da 36 mesi a 9 anni, qualora si tratti di soggetti mai vaccinati in precedenza. E’ opportuno ricordare che la protezione indotta dal vaccino inizia dopo due settimane dalla somministrazione e perdura per 6 – 8 mesi”.

Anche i medici di medicina generale “provvederanno alla somministrazione dei vaccini anti-influenzale ed anti-pneumococcico, al fine di aumentare le coperture vaccinali dei propri assistiti. Sarà cura degli stessi medici – prosegue la nota dell’Asp – reclutare i soggetti eleggibili alla vaccinazione e stabilire le modalità operative”.

La vaccinazione antinfluenzale è gratuita solo per anziani e soggetti che soffrono di particolari patologie. “Presso i punti vaccinali ASP – aggiiunge la nota – occorrerà esibire all’atto della vaccinazione la tessera sanitaria per soggetti di età ≥ 65, mentre soggetti di età inferiore a 65 anni dovranno essere in possesso anche della richiesta del medico curante. Alle persone che per motivi di salute siano impossibilitate a lasciare il proprio domicilio i vaccini antinfluenzale ed antipneumococcico dovranno essere dispensati dal proprio medico curante. Si sottolinea inoltre che la vaccinazione antipneumcoccica ai soggetti di età superiore a 64 anni ed agli appartenenti alle categorie a rischio potrà essere praticata, oltre che durante la campagna antinfluenzale, in tutti i periodi dell’anno, come da DGR Basilicata n.696 dell’11/06/2013 “Programma di campagna vaccinale con vaccino antipneumococcico 13 valente. La presenza di patologie predisponenti, come di seguito elencato, può indurre un aumentato rischio di infezione pneumococcica severa e delle sue complicanze, pertanto, i soggetti affetti da patologie di seguito indicate, di età inferiore a 65 anni, sono eleggibili alla vaccinazione antipneumococcica:

• cardiopatie croniche
• malattie polmonari croniche
• cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive
• alcoolismo
• diabete mellito, in particolare se in difficile compenso
• soggetti con perdite liquorali da traumi o intervento
• anemia falciforme e talassemia
• immunodeficienze congenite o acquisite
• asplenia anatomica o funzionale e pazienti candidati alla splenectomia
• leucemie, linfomi, mieloma multiplo
• neoplasie diffuse
• trapianto d’organo o di midollo
• immunosoppressione iatrogena clinicamente significativa
• insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica
• H.I.V. positivi
• portatori di impianto cocleare”.

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