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Patto di stabilità 2011, Confapi chiede un incontro con De Filippo

 

Il presidente di CONFAPI Matera, Vito Gravela, ha chiesto un incontro al presidente della Regione Vito De Filippo e al Direttore Generale del Dipartimento Presidenza della Giunta Angelo Nardozza, per attivare subito il confronto sul Patto di Stabilità 2011.

Da due anni, infatti, Regione, Abi, Confapi e Confindustria, sottoscrivono un Protocollo d’Intesa per la certificazione dei crediti delle imprese verso la Regione  ed altri enti pubblici e la conseguente anticipazione da parte delle banche, sfruttando le opportunità offerte dal c.d. decreto anticrisi.

Tuttavia – sostiene Gravela – l’anno scorso il Protocollo venne firmato troppo tardi e la sua efficacia fu estremamente ridotta. Il blocco dei pagamenti, inoltre, arriva ogni anno sempre prima. Nel 2009 a ottobre, nel 2010 a luglio e per quest’anno si prevede un’ulteriore accorciamento dei tempi.

Per questo motivo il presidente di CONFAPI Matera ha chiesto alla Regione di muoversi in anticipo, promuovendo l’intesa per attivare lo strumento già nei primi mesi dell’anno e dopo aver fatto una verifica sulla reale efficacia dell’accordo del 2010. Gravela ricorda che a fine 2010 molte imprese hanno dovuto licenziare gran parte del personale dipendente a causa dei mancati pagamenti della pubblica amministrazione, con gravi conseguenze di ordine economico e sociale.

È urgente, quindi, convocare un incontro fra i soggetti firmatari, per fare un approfondimento sull’efficacia del Protocollo siglato lo scorso 29 ottobre e pervenire in tempi brevi ad una nuova intesa i cui effetti potrebbero essere estesi anche a tutti i trasferimenti della Regione agli Enti Locali.

Infatti, poiché  il blocco dei pagamenti dovuto al Patto di Stabilità Interno crea ogni anno gravissimi danni alle imprese locali, è necessario assicurare la liquidità anche alle imprese creditrici dei Comuni e delle Province, attraverso la cessione pro-soluto dei crediti a favore delle banche e degli intermediari finanziari. E in questo senso gli istituti di credito devono essere maggiormente responsabilizzati.  

  

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