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Pisticci, quando la competizione politica non risparmiava nemmeno i Santi. Gli scontri del 18 maggio 1914

Accadde a Pisticci, il 18 maggio 1914, 109 anni fa, vigilia della I Guerra Mondiale,  in piena campagna elettorale per le amministrative dell’ 8 luglio. A contendersi la carica di sindaco Alessandro Bruni (Partito Socialista)  sostenuto dal possidente di Bernalda Gaetano Guida, e Francesco Rogges (sindaco uscente del Partito Democratico) con il  sostegno del cognato Niccolò De Rug­gieri. Clima di forte tensione che culminò con i gravi tumulti del 18 maggio 1914, festa dei S. Martiri, la più importante dopo S. Rocco. Stranamente le autorità concessero il permesso di fare campagna elettorale. Di mat­tina, Bruni e Carlo Blancagemma, suo uomo di fiducia, tennero un appassionato comizio in piazza  Plebiscito nel massimo ordine e senza incidenti. Tutta­via i toni provocatori di Bruni non furono graditi ad alcuni ri­vali politici che invitarono il delegato di pubblica sicurezza Boccia ad intervenire. Al termine della manifestazione nel cir­colo Bovio di Piazza S. Antonio Abate si tenne una grande assemblea di iscritti e simpatizzanti bruniani. Nel tardo pomeriggio, al termine della processione, una grande folla di persone si riversò in piazza Municipio per as­sistere al concerto della cosiddetta “banda rossa” di ispirazione repubblicana, molto applaudito con lancio di confetti e fiori. Ma all’arrivo del Bruni scoppiarono i primi tumulti davanti al circolo Metapontino-Democratico da dove uscirono alcuni “deruggieriani” che si scagliarono contro dei musicisti e a quel punto i Carabinieri a cavallo di servizio caricarono la folla con le sciabole sguainate. Molte persone rimasero contuse o riportarono ferite più o meno gravi. Dopo i fuochi artificiali, scoppiarono nuovi disordini che si conclusero con l’arresto dei bruniani Domenico Lip­polis e Michele Tristano, che presentavano ferite varie, abrasioni e lesioni da corpo contundente come diagnosticarono i medici Di Grot­tole e Pastore. Fu poi presentata una dettagliata querela contro il maresciallo dei Carabinieri, un carabiniere, alcune guardie comu­nali e altre persone, tutti assolti poi per remissione di querela o am­nistia. Alle amministrative Bruni venne eletto sindaco. La festa in onore dei Martiri era svolta con un programma ridotto. Alla processione prese parte il capitolo-clero, autorità e la Banda Democratica Tricolore del Rogges. Quella dei Martiri era tra le ricorrenze più sentite, poi purtroppo cancellata dal calendario religioso. Nel 1682 Frate Giuseppe Eusanio del monastero di S. Agostino  (Aquila) vescovo di Porfireone, aveva concesso in dono all’arciprete di Pisticci le reliquie prelevate dal cimitero di S. Callisto, munite del S. Sigillo e  poi trasferite in contenitori in legno veneziano. Erano anticamente collocate nella Cappella del Presepe, Negli anni settanta alcune statuette furono trafugate da ignoti.

                                                                                                                                                               Giuseppe Coniglio

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