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Re.Te. Ospitale, a Satriano di Lucania la ricerca teatrale diventa partecipata

Con l’esito conclusivo del progetto “Il Ratto di Ippodamia” si è chiusa la quinta edizione di Re.Te. Ospitale, programma di residenza teatrale realizzato dalla Compagnia teatrale Petra con il sostegno del Comune di Satriano di Lucania nell’ambito del Programma Operativo. Lo scorso 25 agosto, presso la Sala Biblioteca nella Rocca Duca di Poggiardo, è andata in scena la restituzione finale del lavoro svolto in residenza dall’attore e drammaturgo Simone Faloppa, che ha portato in scena uno spettacolo teatrale con protagonisti gli abitanti locali in precedenza coinvolti nei laboratori del progetto, consentendo alla comunità di Satriano di Lucania di raccontarsi e al tempo stesso di specchiarsi in se stessa.

“Il Ratto di Ippodamia” è stato proposto dall’autore come progetto partecipativo per indagare le tradizioni degli sposalizi e dei banchetti nuziali e le regole della “xenia”, la sacra ospitalità per gli antichi greci. Incontri aperti con la comunità si sono svolti dal 17 al 24 agosto e hanno visto coinvolto nel processo di ricerca e creazione un ampio numero di bambini, adolescenti e adulti.

Per la prima volta un artista che pone alla base della sua ricerca artistica la partecipazione attiva dei cittadini è stato selezionato dalla Giuria di Comunità di Re.Te. Ospitale per l’edizione 2022, come vincitore della “residenza tutti gli altri”, così denominata per distinguerla dalla “residenza under 30”, che ha avuto come protagonisti, dal 26 luglio al 9 agosto, Francesca Fedeli, Giulia Piscitelli e Salvatore Testa. Il loro progetto “Underwater” è incentrato sul rifiuto della realtà nella sua tragicità e sul ricorso al filtro della poesia per reinventare l’esistente.

L’edizione 2022 di Re.Te. Ospitale termina mettendo nel bagaglio la sperimentazione intrapresa con la sezione under 30, che ha dato spazio alle nuove generazioni, dagli artisti ai giurati, fino ai gruppi di giovani coinvolti nell’affiancamento quotidiano agli artisti. Non è mancato l’approfondimento, grazie all’attività di formazione con l’autrice, drammaturga e formatrice Stefania Marrone, che ha chiamato operatori da tutta Italia, ma anche non addetti ai lavori, a cimentarsi con l’arte della scrittura, e all’incontro organizzato il 12 agosto sul tema delle residenze artistiche, fondamentale momento di confronto e informazione per gli operatori del territorio sul bando “Artisti nei territori” della Regione Basilicata.

Antonella Iallorenzi, direttrice artistica di Petra, fa un bilancio dell’edizione, a partire dalla residenza di Simone Faloppa: «Siamo molto felici di aver contribuito a un progetto come “Il Ratto di Ippodamia”, che ha diverse tappe nel Mediterraneo, come anche della risposta della comunità nelle sue diverse generazioni e del contributo delle associazioni locali alla ricerca sui temi dei banchetti nuziali e delle regole dell’ospitalità. Nella collaborazione tra Simone Faloppa e i cittadini di Satriano di Lucania si è generata una bolla atemporale. Fondere i riti greci e quelli delle antiche civiltà contadine ha permesso alle persone coinvolte di condividere un percorso nel quale ci si è rispecchiati. Mostrarsi per rivedersi, riconoscersi. Ringrazio di cuore tutti coloro i quali hanno dedicato il proprio tempo prezioso perché tutto combaciasse alla perfezione.»

Riguardo alla “residenza under 30”, Iallorenzi racconta: «Anche il progetto “Underwater” lo abbiamo sentito un po’ nostro, avendo sperimentato un nuovo accompagnamento che ci ha molto emozionati. Un progetto nutrito da molti occhi e da molti sguardi. In tanti, non solo noi di Compagnia Teatrale Petra, ma anche la giuria e i ragazzi under 18 del gruppo Teem, abbiamo partecipato alle fasi di lavorazione, contribuendo al risultato finale. Tanto che l’agitazione in occasione dello spettacolo finale non era solo dei tre attori protagonisti, ma di tutti coloro che in qualche modo erano dentro “Underwater”. Rimandiamo chi ci segue alla prossima edizione e a Re.Te. Ospitale tutto l’anno, che vedrà altre piccole incursioni di artisti a Satriano.»

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