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Rinnovato il direttivo dell’UCSI Basilicata

L’Unione cattolica Stampa italiana di Basilicata ha rinnovato il consiglio direttivo di cui fanno parte Maria De Carlo, Valentina Dello Russo, Marco Fasulo, Vito Sacco, Maddalena Salvia, Salvatore Santoro ed Edmondo Soave. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea che si è svolta martedì 20 dicembre nel salone del Parco del Seminario e che ha anche eletto Gianni Sileo ed Edmondo Soave delegati al congresso nazionale che si terrà a Caserta il 27, 28 e 29 gennaio 2012. Il direttivo si è dato appuntamento per il 27 dicembre prossimo per eleggere il nuovo presidente che guiderà l’Ucsi di Basilicata per i prossimi tre anni. Nella sua relazione di fine mandato, il presidente uscente Edmondo Soave ha detto che, nel sessennio in cui ha guidato l’Ucsi Basilicata, si è reso conto che nella regione sono molto avvertiti temi come la formazione, intesa però non come precetti più chiari e precisi, secondo una visione positivistica o ragionieristica della morale, quanto piuttosto intesa come “una tavola di valori e una opzione etica di fondo in relazione al concetto di persona o, meglio, come un’antropologia cristiana da cui discendono tutti i valori non a corredo ma conseguenza logica che ci fanno poi parlare nel modo eticamente ineccepibile, quando noi ci troviamo di fronte a dei casi di cronaca”. Soave poi si è interrogato sul tipo di contributo, come Ucsi e come professionisti credenti, che si può offrire ai colleghi, cioè quale tipo di giornalismo potrebbe essere utile per questa regione a sud dell’Europa e non soltanto per la posizione geografica. Rispondendo, ha detto che i giornalisti dell’Ucsi non sono un tribunale etico, non sono la buoncostume dell’informazione o una sorta di Catone collettivo ma sono persone in ricerca, con qualche ansia in più che deriva dalla fede che professano e che impone, come prima forma di carità, la competenza professionale. Poi si è soffermato sulle difficoltà economiche che attraversano i giornali, con ripercussioni negative sui giovani che ci lavorano e che non sono tutelati contrattualmente e che, nelle redazioni, hanno spesso un ruolo determinante. Infine, ha elencato le iniziative che l’Ucsi Basilicata ha realizzato sotto la sua guida, con il rammarico di non aver potuto fare di più. Prima delle votazioni, si è svolto un incontro sul tema “Le ragioni della Speranza tra crisi economica e crisi dei media”, con gl’interventi di monsignor Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo e di Francesco Birocchi, dirigente nazionale dell’Ucsi. Monsignor Superbo ha esordito affermando che i vescovi danno molta importanza a questa associazione, “nata per formare e sostenere la testimonianza cristiana nel mondo del giornalismo”. Poi ha spiegato che la responsabilità del giornalista cristiano è quella di comunicare la verità, che è un grande atto di carità. “La verità, comunicata come servizio di amore ai fratelli – ha proseguito il Vescovo – fa crescere la comunità. Invece, la mancanza di responsabilità verso la verità rende il giornalismo un elemento di fragilità della società”. Infine, Francesco Birocchi, parlando delle “Diete mediatiche nell’era digitale”, ha spiegato che l’Ucsi è un’associazione che è al servizio della Chiesa, come associazione ecclesiale e a servizio della professione e che, nell’ambito di questo lavoro, è nato il rapporto, realizzato tecnicamente dal Censis e che è il nono sui mezzi di comunicazione e sulla loro fruizione. Dal rapporto, ha comunicato Birocchi, emerge che la gente guarda molta televisione, anche se con sospetto, legge sempre meno sia i giornali, sia i libri e che c’è una fascia di popolazione, soprattutto la più giovane, immersa nel web. Inoltre, a internet è riconosciuto il merito di permettere a chiunque di esprimersi liberamente.

 

 

 

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