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Ruvo di Puglia, polemica per la scelta dell’amministrazione comunale di acquisire le quote di Asipu

Monta la polemica a Ruvo di Puglia per l’intenzione del Comune di acquisire alcune quote dell’Asipu, la società coratina che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città. Lo schema che verrà proposto in Consiglio comunale prevede l’acquisizione del 5,48%, pari a circa 50mila euro, che sarebbero saldati attraverso la cessione un automezzo già attualmente usato per la raccolta. L’opposizione di centrodestra fa muro soprattutto per quanto concerne la possibilità – con tale sistema – di stoppare il bando per l’affidamento biennale del servizio, il quale potrà ancora essere gestito in proroga da Asipu, nelle more della partenza della Sanb, la società che dovrebbe riunire i Comuni dell’Aro.
“Se qualcuno non l’avesse ancora capito l’obiettivo è evitare la gara pubblica e confermare un servizio inefficiente, senza valutazione alcuna del criterio di economicità”, ha affermato su Facebook il consigliere Antonello Paparella, che invoca l’intervento del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Pronta la risposta del sindaco Pasquale Chieco, sempre affidata ai sociale. “Entrare in Asipu non vuol dire sconfessare il lavoro fatto per Sanb. Asipu, società pubblica di proprietà del Comune di Corato, è destinata a essere assorbita da Sanb, e dunque entrare in Asipu altro non è che un passo nel percorso di attivazione di Sanb che, pur se costituita nel 2014, con tanta fatica, stiamo cercando di far entrare finalmente in attività. Dicono che si tratterebbe di un’operazione non trasparente, ma questa è una falsità macroscopica che si commenta da sola, visto che quello che la Giunta ha approvato è esattamente il primo passo di un processo di condivisione, uno schema di deliberazione fatto per raccogliere osservazioni che dovrà essere oggetto di discussione e decisione in Consiglio comunale, con una deliberazione che sarà inviata all’Autorità nazionale anticorruzione per tutte le valutazioni previste dalla legge”

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