BasilicataCronaca

Strade lucane rischiose

“Condividiamo quanto affermato da Alessandro Singetta, capogruppo Api in Consiglio regionale, nell’evidenziare lo stato pietoso in cui versa la S.S. 507 Basentana (l’unica arteria che collega il capoluogo di regione alla Puglia ed alla Campania), ribadendo quanto da anni l’UGL Basilicata da sempre denuncia. Certo, una delle opere più importanti dello scrittore Carlo Levi, nel suo trascorso lucano, fu ‘ Cristo si è fermato ad Eboli’. Non a caso in Basilicata, spesso viene evocata questa citazione, per denunciare situazioni di abbandono e di degrado. Ma mai si pensava che questo termine sarebbe calzato a pennello anche nei riguardi della Basilicata”. Lo dichiara Giuseppe Giordano, Segretario Regionale UGL Basilicata metalmeccanici per il quale, “ciò che preoccupa maggiormente, è lo stato di totale abbandono di tutte le strade lucane per non parlarne dei tanti Km della rete viaria che bisogna percorrere per raggiungere la zona di S. Nicola di Melfi: i pendolari che giornalmente si recano a Melfi – continua Giordano – registrano un bollettino da guerra con morti e feriti, tutti i giorni. La ss Potenza – Melfi e la ss106 Ionica definite come ‘le strade della morte’, l’area dell’Alto Bradano, la Potenza-Bari e la cosiddetta trasversale 96bis-Bradanica come la Basentana, sono arterie inserite in un lungo elenco di infrastrutture rimaste solo sulla carta. Il loro completamento ed adeguamento si accompagnava alla richiesta politica di tener fede agli impegni con una disponibilità finanziaria di quasi 300 milioni di euro, frutto dell’accordo del petrolio, dei fondi Fesr e della riprogrammazione dei fondi Fas. Cosa dire ancora – prosegue Giordano – l’UGL ha sempre denunciato l’abbandono del completamento del tratto di strada compreso tra Spinazzola (BA) e Palazzo San Gervasio (PZ) in territorio di Spinazzola (BA). Nel II tronco “Capo Posto” dopo che per mesi si è lavorato a ritmi accelerati (giorno e notte) per collegare i due tratti di Bradanica già esistente in territorio di Spinazzola (BA), da anni non si vede nessuno ed i lavori sono completamente fermi. Per giungere nella zona industriale di Melfi, ci sono operai che per non abbandonare la propria residenza, la propria terra di appartenenza, affrontano solo andata oltre duecento chilometri; chi svolge il primo turno di lavoro – conclude il sindacalista, -parte da Nova Siri alle due e mezzo di notte, per fare ritorno alle diciassette del pomeriggio: l’UGL Basilicata chiede anche al Presidente De Filippo, che ci sia maggiore attenzione su tale problema e sperando che qualcuno si occupi con celerità della sicurezza di tutti i viaggiatori”.

 

 

 

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