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Sviluppo rurale 2023-2027, via libera della Giunta regionale all’approvazione del Complemento di Programmazione (CSR)

È stato approvato dalla Giunta della Regione Puglia il documento programmatico utile all’operatività dei finanziamenti a sostegno dell’agricoltura pugliese e che declina la strategia nazionale dello sviluppo rurale per la programmazione europea 2023-2027, considerando le specificità dei territori e delle comunità rurali della Regione Puglia. Si tratta del cosiddetto Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR), relativo al Piano strategico della PAC 2023-2027 della Regione Puglia, approvato nella seduta di Giunta del 5 dicembre 2022, con DGR n. 1178.

 

La Puglia rurale potrà, dunque, contare per la programmazione 2023-2027 su una dotazione finanziaria pubblica complessiva di 1.184.879.283 euro, dei quali la quota FEASR, il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale è pari a 598.364.038 euro, il cofinanziamento statale ammonta a 410.560.672 euro, mentre il cofinanziamento della Regione Puglia sarà di 175.954.574. A queste risorse si aggiungono altri 20.916.231 di euro di finanziamento nazionale integrativo, per un totale di risorse che supera il miliardo e duecentomila euro e colloca la Regione ai vertici della classifica nazionale per risorse ottenute.

 

“Continua l’impegno in favore di un settore fondamentale per l’economia regionale che assume sempre maggiore rilevanza nel contesto nazionale e che, grazie alle eccellenze dei nostri prodotti, affronta le sfide dei mercati globali. Dal primo gennaio 2023 il Programma di Sviluppo Rurale diventa Piano Strategico Nazionale – ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – e di questo PSN vogliamo essere fattivamente protagonisti, come lo siamo stati nella fase di concertazione a livello nazionale. Il lavoro di interlocuzione attuato in questi mesi dagli uffici regionali – con il Ministero, la Rete Rurale, le Regioni e le Province autonome e naturalmente con il partenariato pugliese per definire i 42 interventi del PSN 2023-2027 e decidere l’allocazione delle risorse – è stato fondamentale e sarà utile per la pianificazione delle attività del nuovo Piano. Dal canto nostro non abbiamo perso tempo approvando, come richiesto ad ogni Regione, il CSR pochi giorni dopo il via libera della Commissione europea, avvenuto il 2 dicembre 2022, del Piano Strategico Nazionale (PSN) per la PAC 2023-2027”.

 

Con la nuova programmazione si intende accompagnare l’agricoltura pugliese verso una maggiore resilienza non trascurando l’innovazione, la tutela della qualità e della salute del consumatore, il sostegno concreto al settore, vittima della crisi energetica in atto e interessato dagli effetti del cambiamento climatico e dalle ripercussioni della pandemia. A tal fine sono 4 le macro aree di intervento verso le quali si concentrano le risorse assegnate alla Puglia nella programmazione 2023/2027: la prima, promuovere un settore agricolo smart, resiliente e diversificato che garantisca la sicurezza alimentare a cui sono assegnati oltre 371 milioni di euro, di questi il 96% è costituito da investimenti, mentre il restante 4% è assegnato ad interventi compensativi degli svantaggi naturali.

La seconda è finalizzata alla tutela dell’ambiente e contribuisce agli obiettivi ambientali e climatici dell’Unione, per questa viene assorbita, in termini relativi, la quota più rilevante di risorse del Piano regionale della PAC, con circa il 46% delle risorse pubbliche, pari a più di 540 milioni di euro, la gran parte dei quali (96%) è attribuita agli interventi che prevedono impegni climatico-ambientali e altri impegni di gestione, mentre, il restante 4% è caratterizzato da investimenti con finalità ambientale.

La quarta rafforza il tessuto socioeconomico delle aree rurali; ad essa risulta assegnato il 17% della spesa pubblica totale del CSR, per un ammontare complessivo di 202 milioni di euro. Circa il 60% di tali risorse è assegnato all’IC Leader che assume un peso relativo di poco superiore al 10% della spesa pubblica complessiva del Piano; seguono in termini di importanza relativa decrescente l’insediamento dei giovani agricoltori 25% delle risorse, gli investimenti 15% e, infine, gli interventi di cooperazione in ambito rurale. 

 

Infine, l’obiettivo trasversale AKIS, funzionale alla promozione e condivisione della conoscenza, dell’innovazione e della digitalizzazione in agricoltura e nelle aree rurali e all’incoraggiamento della loro diffusione, a cui risulta assegnata una dotazione finanziaria di 31,8 milioni di euro, pari a circa il 2,7% delle risorse pubbliche totali del CSR.

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