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Turismo, volano dell’economia. In quale sistema?

Se il turismo come l’enogastronomia e, quindi il turismo enogastronomico, rientrano tra le voce che patiscono meno la crisi, è pur vero che da sole non possono fare miracoli. Il territorio per quanto bello ed affascinante ha bisogno di un sistema pronto a sostenere gli sforzi degli amministratori locali per un rilancio del settore del turismo. Così la Basilicata ultimamente ha aumentato la quantità e qualità degli sforzi messi in campo perchè le eccellenze del territorio operassero da attrattori e intercettassero nuovi flussi turistici.  Ma i risultati non hanno pagato gli sforzi in maniera equa su tutto il territorio. Si assiste ad una sorta di “sviluppo e rilancio” turistico a macchia di leopardo. Se il Pollino come  Matera o Maratea sono riusciti a farsi largo nel mondo delle “offerte” al turista, altri territori faticano e non poco. Un esempio è quello dei comuni che possiamo identificare con il comprensorio della Val Basento. Centri urbani unici, una identità lucana mantenuta nel tempo, prodotti tipici e di qualità, centri storici caratteristici abitati o disabitati ugualmente mozzafiato. Eppure in quest’area il “turista” è un miraggio. Pochi si affacciano per una visita mordi e fuggi. Un’analisi più dettagliata e si scopre che il territorio non è pronto ad accogliere il popolo dei turisti. Manca prima di tutto una corretta cartellonistica stradale e turistica. Non è facile raggiungere tutti i centri e peggio poi, non esistono indicazioni turistiche sulle strade che indicano cosa visitare (esempio castelli, borghi, cantine, chiese, etc…) nei vari comuni. I posti letto rappresentano un’altro capitolo in via di definizione. Qualche B&B in seguito al primo boom di qualche anno fa, è rimasto da solo nel capitolo ricettività. Non esiste una rete strutturata (e neanche raggruppando più comuni) di ricettività che offra tutte le diverse soluzioni: ostelli, affittacamere, pensioni, alberghi. Poche iniziative e sempre appannaggio di qualche coraggioso imprenditore privato.  Altro neo, il piano trasporti. Non avendo come punto di partenza, la messa a sistema di un piano turistico, non ha mai sentito l’esigenza di rispondere alla richiesta di mettere in rete il capoluogo Matera con i comuni dell’entroterra ed i comuni tra di essi. Creando quindi un collegamento unico in grado di dirottare i turisti che affollano periodicamente la città dei Sassi con le realtà minori e quindi sostenere le volontà che affermano che il Turismo è il volano di rilancio dell’economia locale. Forse e, solo forse, il turismo un minimo di ristoro economico lo permette a piccole zone, a pochi eletti in un territorio che ha sete di rilancio, di uscire dal torpore, di vivere e alzare la testa.

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