ComunicatiCulturaPoliticaPrimo_Piano

Università, posti letto limitati negli studentati pubblici e mercato degli affitti privati in continuo aumento

A poco è servito piantare le tende di fronte  alle Università. Nelle regioni italiane, Il caro-affitti sembra tutt’altro che risolto, con canoni che in molte città sono in aumento rispetto al 2022. Piove sul bagnato per gli universitari fuori sede, che in assenza di posti letto in studentati pubblici , sono solo 40mila in tutta Italia, a fronte di centinaia di migliaia di possibili richieste non hanno altra scelta che rivolgersi agli affitti privati. Allarmante  la situazione degli alloggi per universitari fuori sede che mette in discussione l’esigibilità del diritto allo studio di tanti ragazzi e ragazze. A fonte di 824 mila studenti fuori sede, nel 2022 i posti letto disponibili erano solo 40 mila: a conti fatti, solo il 4,9 per cento trova alloggio nelle residenze pubbliche o, comunque, convenzionate con gli enti pubblici per il diritto allo studio. Anche se con differenze territoriali sostanziali: si passa da un tasso di copertura dello 0,2 per cento dell’Abruzzo al 2,1 della Campania, al 3,1 del Veneto, al 14,6 della Calabria, fino al 17,8 per cento del Trentino-Alto Adige. “Si tratta comunque di un livello di copertura insufficiente a rispondere alle esigenze abitative e ben inferiore rispetto agli altri Paesi europei – affermano Cgil, Sunia e Udu -. Le ragioni di queste differenze vanno ricercate nell’assenza di una strategia nazionale. Tutto è rimesso all’autonomia, all’intraprendenza e alla disponibilità economica degli enti, delle università e delle regioni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *