BasilicataCronacaPrimo_Piano

In aumento il numero dei parti negli ospedali di Matera e Policoro

“Boom di parti nel 2016 negli ospedali di Matera e Policoro, mentre calano sensibilmente i parti cesarei”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’Ufficio stampa dell’Asm. “Sono questi – si legge ancora nella nota – i dati che emergono da una prima verifica sull’andamento dei servizi e delle prestazioni nel 2016 in provincia di Matera. Al 27 dicembre 2016 i parti nell’ospedale di Matera sono stati 1009 con un incremento di circa il 7% rispetto al 2015. A Policoro 563, con un 2% in più rispetto all’anno precedente. Dati rilevanti che segnalano un’ulteriore affermazione dei presidi ospedalieri di Matera e Policoro, con un sempre maggiore appeal capace di conquistare la fiducia di un bacino di utenza che si allarga progressivamente. Ma non basta. Perché il 2016 passerà agli annali anche per il sensibile, importantissimo, calo del numero dei parti cesarei primari (ovvero su partorienti che non hanno in precedenza subito tagli cesarei). Il PO di Matera riduce di un ulteriore 1,24% il numero dei cesarei attestandosi sul 18,5%, ben al di sotto della media nazionale. Il presidio ospedaliero di Policoro fa ancora meglio, riducendo del 2,5% i cesarei rispetto al 2015. Dato che consente al presidio ionico di attestare il numero complessivo dei cesarei al 27%. Un risultato clamoroso se si considera che solo tre anni fa la media era di circa il 50%”.
“Questi straordinari risultati -dichiara il direttore sanitario Asm Domenico Adduci- sono il frutto di politiche sanitarie mirate, che hanno visto l’azienda impegnata in un poderoso sforzo organizzativo e di investimenti sul percorso nascita. Oggi raccogliamo i primi frutti di un lavoro condotto sia sul livello gestionale organizzativo sia sul piano della diffusione nella rete ospedaliera aziendale delle buone pratiche ostetriche. I dati segnalano peraltro che il trend riserva ulteriori margini di miglioramento, che permetteranno alla Asl di conseguire ancora e più significativi risultati sia in questo specifico dedicato ambito sanitario sia nelle prestazioni complessivamente erogate ai cittadini”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *