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Don Uva, la Giunta vara ddl per il pagamento diretto delle spettanze dei lavoratori

Come annunciato ieri nell’incontro tra l’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, sindacati e rappresentanze aziendali del “Don Uva” di Potenza, la Giunta Regionale ha approvato oggi il disegno di legge che consentirà alle aziende sanitarie pubbliche di procedere alla liquidazione diretta delle spettanze ai dipendenti di aziende fornitrici di servizi o prestazioni socio-sanitarie che non siano in regola con i pagamenti degli stipendi. Il provvedimento, scaturito proprio dalla quadro che si è verificato nella “vertenza Don Uva” ma pensato per tutte le vicende analoghe che si dovessero verificare, mira ad “assicurare e garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza nell’ambito delle convenzioni stipulate tra aziende sanitarie e strutture private accreditate del Servizio Sanitario regionale”, ma proprio per garantire questo obiettivo prevede la corresponsione diretta delle retribuzioni ai lavoratori.

La istanza di attivazione della procedura, che potrà essere attivata su richiesta dei lavoratori o dei sindacati, dovrà essere inoltrata all’azienda sanitaria territorialmente competente mediante apposita istanza. Entro dieci giorni l’azienda sanitaria convocherà le parti per un tentavo di conciliazione e, se non dovesse concludersi positivamente, potrà decidere di sospendere ogni pagamento alla struttura accreditata insolvente e dirottare le relative somme al pagamento dei lavoratori. Dopo il varo in giunta del disegno di legge, e al fine di consentirne un iter celere che permetta di rendere la norma subito operativa, l’assessore Martorano ha già preso contatti con i presidenti della II Commissione consiliare ’Bilancio e Programmazione’ e IV Commissione ‘Politica sociale’, rispettivamente Antonio Autilio e Rocco Vita”, al fine di dare vita, nella prossima settimana, ad una riunione congiunta delle due commissioni per l’esame del provvedimento, in modo da farlo giungere speditamente in Consiglio per il voto finale.

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