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Fiat, l’UGL difende lo stabilimento di Melfi

“142 giorni di cassa integrazione con circa 7.000,00€, è l’ammontare del danno che i lavoratori della Sata di Melfi hanno dovuto subire nel solo anno 2012, bastati per mandare in tilt le tante famiglie che operano in Sata e nell’intero indotto. Si, trattasi proprio di famiglie perché l’UGL giudica un lavoratore come una famiglia che ha tanto bisogno di lavoro per poter garantire un salario ai propri cari”. È quanto sostiene il segretario provinciale UGL Metalmeccanici di Potenza, Donato Russo, il quale commenta il disagio manifestato dalle famiglie avente un operaio Fiat.

Per il sindacalista, “l’annuncio degli investimenti a Melfi con i nuovi Suv, per poi continuare a Mirafiori e Cassino, è un dato di fatto che l’UGL ha visto bene e creduto alle parole dell’A.D. Marchionne, quando meno di un anno fa pose la firma con la stesura definitiva sul nuovo CCSL. Eravamo convinti che gli investimenti arrivassero, la nostra o.s. – prosegue il segretario – era fiduciosa perché il sito di Melfi è giovane, produttivo e pieno di capacità lavorativa. La fabbrica SATA ha ancora una storia da scrivere essendo legata, oltre che da valori profondi, anche dalle esperienze forti che i lavoratori del sito lucano hanno sempre condiviso, tanto dato e molto hanno ancora da dare, dimostrando che in Basilicata sindacato e lavoratori abbiamo obbiettivi credibili e persone di valore piene di idee, coraggio e determinazione. L’UGL Basilicata, unitariamente al sindacato partecipativo, metterà in campo tutto ciò necessario nel cercare ora di proteggere il sistema industriale ed i lavoratori dell’automotive Fiat di Melfi nell’auspicio di poter cantare vittoria perché – conclude Russo -, è necessario conoscere i volumi produttivi per avere un’ampia fotografia: solo così potremmo dare definitivamente pareri positivi e scongiurare finalmente il turbolento periodo di cassa integrazione che, certamente non sarà vicino”.

 

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