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La Fim Cisl delusa dall’esito dell’incontro tra sindacati e De Vincenti sul futuro dell’Ilva

Dall’incontro tra i sindacati e il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti la Fim Cisl ne esce fortemente delusa, perché la vicenda legata alla cessione dell’Ilva, che fino a qualche settimana era data in dirittura d’arrivo, oggi – stando alle ultime notizie acquisite – vede nuovamente allungarsi i tempi. La tanto attesa svolta, con la relativa cessione ai privati, dovrebbe giungere verso febbraio.
Nel frattempo – denuncia il segretario generale della Fim Cisl, Valerio D’Alò – la situazione dello stabilimento non migliora; gli oramai noti a tutti i livelli (commissariale e governativo) problemi impiantistici, di manutenzione e di approvvigionamento aumentano, così come cresce il ricorso alla solidarietà per i dipendenti, con pesanti ripercussioni economiche per le famiglie.  Continuiamo a chiedere la fine della gestione commissariale che, da una parte vuol fare economia sui lavoratori e sugli investimenti, dall’altra continua con gli ingressi di nuovi manager, consulenze, accompagnate da una serie di sprechi che i commissari continuano a creare. Anche gli operai sono oramai al limite di una  situazione che logora più del dovuto. Anche il voto sul referendum del Ccnl, qualcuno ha voluto strumentalizzarlo come dissenso ai sindacati, ma nella realtà se così fosse, la vera disapprovazione sarebbe stata quella di andare a votare No. Il non voto è il sintomo di una distanza da ciò che ci circonda, perché stanchi di una situazione che perdura oramai da troppo. Infine, resta ancora fortemente aperto il tema delle risorse per far fronte alle necessità immediate, agli appalti e ad ogni necessità utile ad un vero rilancio dello stabilimento.

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