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La preghiera di Bagnasco sulla tomba di don Tonino Bello

“Aiutava i poveri, gli ultimi, perché in loro vedeva la Carne di Cristo”. E’ il ricordo che il Cardinale Angelo Bagnasco ha fatto ieri di don Tonino Bello, ex vescovo di Molfetta, nel 21esimo anniversario della sua scomparsa. Bagnasco si è recato ad Alessano, città natale di don Tonino, a pregare sulla sua tomba, nel cimitero del comune salentino. Tantissimi i fedeli e i pellegrini presenti, e con i quali il presidente della Cei si è fermato a dialogare, dispensando sorrisi e carezze soprattutto ai bambini.

“La presenza di questi fedeli sulla tomba di Don Tonino ci deve essere d’esempio. – ha detto Bagnasco – La partecipazione fa fiorire la speranza anche di fronte alle difficoltà. Solo se stiamo insieme, con una grande fiducia nel futuro, nella vita, nel Signore che è vicino a noi, allora si può guardare al futuro con maggiore fiducia”.

Dopo aver presieduto la solenne concelebrazione nella Collegiata SS. Salvatore, Bagnasco ha inaugurato la ‘Casa della Convivialità’, intitolata a Don Tonino Bello, e realizzata con risorse dell’otto per mille della Diocesi e con donazioni private. La struttura, risalente all’XII secolo, in passato, ospitava il convento dei frati conventuali francescani, ed è annessa alla chiesa di Sant’Antonio per anni dimenticata. Potrà ospitare fino a 30 persone e sarà gestita da una comunità religiosa di suore.

 

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