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Crisi al Comune di Altamura, consiglio comunale rinviato e mandato revocato per tre assessori

Ieri, a Altamura, la seduta del consiglio comunale si è svolta in tempi rapidi,  con un sindaco latitante e alla presenza di soli otto consiglieri di maggioranza: si è chiuso dopo pochi minuti per mancanza del numero legale. Le defezioni erano nell’aria anche se tutti avevano sperato in un appianamento delle controversie che avevano portato ieri alla revoca del mandato agli assessori Mascolo, Locapo e Montemurno. Purtroppo non è andata così e l’assise si è sciolta subito dopo che Stigliano ha confermato il senso di responsabilità dell’opposizione e l’invito alla maggioranza ed al sindaco a risolvere i conflitti per non danneggiare l’intera comunità. La seduta è stata quindi rinviata a data da destinarsi e ad animi più sereni.

Pochi minuti dopo, nella conferenza stampa i rappresentanti di centro sinistra hanno confermato l’impegno da parte di tutta l’opposizione che è stata presente in aula in modo da consentire il regolare svolgimento dell’assemblea. Per Cappiello (PD) l’amministrazione Forte è “ai titoli di coda e l’assenza dei cinque consiglieri ne è la conferma” e Petronelli (NOI) fa notare che “tra le file della maggioranza si parla solo di ripartizione di poltrone e che mai prima d’ora si era verificato che a tre assessori fosse revocato il mandato”. Melodia (ABC) è convinta che “il sindaco debba dar spazio a chi vuole far andare avanti la città” mentre Castellano (UDC) parla di “fallimento dell’amministrazione e di un sindaco che maschera la situazione reale e che proprio oggi che doveva metterci la faccia per dare delle spiegazioni non c’è”. Stigliano (PD), infine, con profonda amarezza rivede in quello avvenuto oggi la conferma del programma fallimentare che era stato scritto già un anno fa e legge in ciò che è avvenuto “in quest’anno e mezzo solo il pagamento di cambiali politiche, ma nessun cambiamento vero nei confronti della città”. Tutti però concordano nel dire che ciò che Forte vanta di aver fatto è solo la conclusione di programmi avviati con l’amministrazione precedente e che se lui avesse davvero a cuore le sorti della sua città rassegnerebbe le dimissioni per non farla sprofondare ulteriormente nel baratro.

Anna Ventricelli

 

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