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Agricoltura, puntare sul ricambio generazionale

“Non sarà certamente il decreto che regolamenta l’ingresso in Italia di lavoratori extracomunitari stagionali a risolvere il problema della domanda di manodopera agricola stagionale tenuto conto che la ripartizione della quota lo scorso anno ha consentito in Basilicata l’ingresso in totale di 420 lavoratori extracomunitari (220 per la provincia di Matera e 200 per quella di Potenza), per tutti i settori e quindi non solo per l’agricoltura, quota che sicuramente sarà confermata per il 2013”. Lo ha riferito il direttore regionale della Cia della Basilicata, Luciano Sileo, sottolineando che “da ieri, 26 marzo, è possibile inviare le domande telematiche per l’assunzione, secondo quanto previsto dal decreto flussi pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale”.

“Secondo i dati più aggiornati relativi al II trimestre 2012 – evidenzia Sileo – in Basilicata i lavoratori extracomunitari avviati a lavoro in tutti i comparti sono stati 4960 di cui 697 provenienti da Paesi Africani, ma a conferma che la nostra regione non è molto appetibile per gli stranieri, contestualmente all’avviamento al lavoro, la cessazione dei rapporti di lavoro ha riguardato 4.595 lavoratori di cui 561 di Paesi Africani. Si tratta pertanto di lavoro stagionale che è ridotto per numeri di cittadini extracomunitari impiegati e periodi effettivi di attività. Per la Cia – sostiene Sileo – dunque in Basilicata più che sui flussi di extracomunitari si deve puntare principalmente su azioni, misure, programmi e progetti in grado di favorire il ricambio generazionale nelle campagne, portando, proprio dove l’allarme è più alto, la questione della potenzialità dell’agricoltura a diventare un vero ammortizzatore sociale, visto che nel 2012 si è rivelato l’unico settore in controtendenza dal punto di vista occupazionale, con un aumento degli addetti pari al 3,6 per cento. Infatti, mentre le possibilità di fare impresa in Italia sono sempre meno, proprio dal settore primario vengono segnali positivi -sottolinea il direttore della Cia- e non solo per il numero dei dipendenti in crescita nello scorso anno, ma anche se guardiamo al capitolo “donne imprenditrici”. Un’occasione imperdibile per i giovani agricoltori – conclude Sileo – è la nuova Pac, da cui ci aspettiamo una strategia robusta e continua di sostegno al ricambio generazionale, punto di partenza per creare un solido sistema di sviluppo e di imprese integrate”.

 

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