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Basilicata, bando prima Casa, più di 2000 domande pervenute e circa 450 istanze già ammesse a finanziamento

La partecipazione al Bando prima Casa è stata un grande successo. Più di duemila domande pervenute e circa 450 istanze già ammesse a finanziamento. Attualmente sono in corso ulteriori scorrimenti nella graduatoria degli aventi diritto, grazie all’utilizzo delle economie rivenienti dal ricalcolo delle risorse resesi disponibili dopo la verifica delle istanze già finanziate, dichiara la consigliera regionale Merra.  Altre giovani coppie potranno realizzare il sogno di acquistare casa e costruire il loro futuro, e quello dei loro figli, in Basilicata. Con il Bando prima Casa, pubblicato a settembre del 2022, abbiamo intercettato un bisogno essenziale delle famiglie e dei giovani lucani che hanno colto l’opportunità di accedere ad un bene primario, come la prima abitazione, grazie ai contributi regionali messi a disposizione della comunità per 15 mln di euro. Il successo della misura è la prova che i lucani non intendono lasciare la loro terra se sussistono le generali condizioni per preservare la loro identità comunitaria e il loro radicamento sociale.
Le politiche per la Casa sono un elemento cruciale della complessiva strategia politica volta a contrastare lo spopolamento e a garantire maggiore coesione e stabilità del nostro tessuto sociale, ma non solo: tali politiche sono state complessivamente riconfigurate rispetto al passato per mettere al centro direttamente il cittadino e la famiglia, senza far transitare le risorse pubbliche da organismi intermedi, come avveniva in precedenza attraverso il sistema delle cooperative. L’iniziativa, concretizzata in virtù di una chiara volontà politica che ha consentito di soddisfare una consistente fetta delle necessità abitative della collettività oltre a valorizzare il tessuto edilizio esistente, soprattutto quello dei nostri centri storici, rappresenta un’altra importante sfida vinta ed un impegno mantenuto.
La congiuntura economica in corso, con le sue incertezze e la perdurante instabilità, ci spinge a dover fare ancora di più per tutelare le fasce sociali più a rischio e non solo. Il nostro sostegno in questa direzione deve continuare, anche a beneficio di quei settori economici colpiti dalla crisi globale, al fine di tutelare occupazione e produttività: lo scopo è stato infatti anche e soprattutto quello di rilanciare le imprese edilizie e gli altri soggetti economici che gravitano intorno all’indotto. Questo significa creare sostegno allo sviluppo e non al mero mantenimento dello status quo che non
consente di invertire la rotta inarrestabile dello spopolamento. Il mio impegno è quello di proseguire su questo virtuoso percorso che ha dato rilevanti riscontri, sia per intercettare ulteriori fondi pubblici necessari a soddisfare la crescente domanda abitativa del territorio che a sostenere la ripresa economica, dialogando con le imprese e gli operatori dei vari settori produttivi.

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