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Basilicata Academy, Bollettino (Cisl Fp): «Matera ingiustamente dimenticata dall’assessore Galella»

Il progetto «Basilicata Academy» non convince il coordinatore territoriale della Cisl Matera Giuseppe Bollettino che accusa la Regione di aver abbandonato la Città dei Sassi al suo destino. «Il tempo passa, le Giunte regionali si alternano, ma i metodi non cambiano. Ancora una volta le aspettative per il territorio materano sono state disattese. Il progetto originario – ricorda Bollettino – prevedeva l’istituzione nell’hub di San Rocco, a Matera, di un laboratorio per talenti e start up in grado di produrre innovazione e lavoro stabile con un finanziamento di 3 milioni di euro. Nulla di tutto questo sarà realizzato. Siamo purtroppo al cospetto del solito disfattismo di matrice campanilista, dichiaratamente degenerativo per le sorti future di una regione come la Basilicata che merita il giusto rispetto in ogni parte del suo territorio».

Bollettino solleva altri dubbi sul progetto: «I presupposti su cui si basa Basilicata Academy non rispettano del tutto il requisito della trasparenza. Ci riferiamo in particolare alla scelta di selezionare il personale solo sulla base dello screening dei curricula, un modus operandi che costituisce una palese anomalia. Se a questo aggiungiamo che le stesse modalità dei corsi appaiono caratterizzate da molti elementi discordanti, appare necessario che la Regione fornisca gli opportuni chiarimenti». Di qui la necessità, secondo il coordinatore provinciale della Cisl, di un tavolo tecnico «per approfondire in modo costruttivo le criticità emerse e per non vanificare gli obiettivi pure apprezzabili del progetto».

«Da tempo le forze sociali si sono fatte promotrici di un piano del lavoro che si caratterizza per una adeguata programmazione, con linee di sviluppo temporali certe, abbinate alle molteplici criticità presenti sul territorio. Un progetto della portata e delle ambizioni di Basilicata Academy deve essere supportato da una fase propedeutica di analisi simbiotica di tutte le forze operative del mondo occupazionale, ossia la scuola, la formazione e la ricerca che devono poter confrontarsi e dialogare sinergicamente con le istituzioni politiche e con la Regione Basilicata in primo luogo».

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