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Cgil Potenza ha inviato al Prefetto formale richiesta di accesso al Cpr di Palazzo San Gervasio con una propria delegazione

“Quanto emerso dai media sul Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Palazzo San Gervasio lancia un nuovo allarme sulle condizioni di vita delle persone detenute. È necessario che il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, faccia chiarezza quanto prima”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.
“Non è la prima volta che vengono gettate ombre sul corretto funzionamento del Cpr di Palazzo San Gervasio, non certo modello di accoglienza fin dalla sua nascita prima come tendopoli per i braccianti stagionali e poi come Cie (Centro di identificazione e espulsione) – ha affermato Esposito – Quasi un anno fa l’Asgi, in un report dettagliato, denunciava già delle criticità in riferimento al diritto di difesa e il diritto alla salute, tra le quali la stessa difficoltà degli avvocati difensori di riuscire a mettersi in contatto con i propri assistiti, segnalazioni che tutt’ora continuano ad arrivare anche al sindacato. Continueremo a monitorare la situazione e a mobilitarci affinché vengano rispettati i diritti di tutte le persone detenute nel centro”.

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