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Emergenza spopolamento in Basilicata

Non accenna minimamente ad arrestarsi lo spopolamento della Basilicata, facendo registrare oramai da anni una media del -0,3% annuo (Svimez). Siamo di fronte a una regione che perde i suoi residenti, i quali si trasferiscono altrove per motivi di studio e di lavoro. Più del 30% di questi ‘nuovi’ migranti del lavoro sono in possesso di una laurea: dato che mette in evidenza come la Basilicata si lasci sfuggire le ‘menti’ migliori, le competenze specializzate, su cui sono state investite risorse e che dovrebbero essere valorizzate sul territorio”. Così Giovanni Barozzino, senatore lucano di Sinistra Italiana.
“A rendere ancora più preoccupante il quadro sociale che abbiamo di fronte sono i dati che vengono dall’occupazione, lì dove registriamo un vero e proprio fallimento del Jobs Act, come mostrano i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps per i primi sette mesi del 2015 e che evidenziano come, tra entrate ed uscite, siamo di fronte a soli 8.207 posti di lavoro generati, e che per la gran parte rimangono a termine (nonostante la retorica del Jobs Act come strumento di stabilizzazione). Dati che rafforzano la denuncia fatta in questi giorni dal sociologo Luca Ricolfi circa il massimo storico raggiunto dal precariato a oltre un anno dell’entrata in vigore della controriforma del lavoro. A cui si aggiunge anche l’allarme della Corte dei Conti sui rischi che gli sgravi contributivi introdotti dalla legge di stabilità a complemento del Jobs Act possano pesare negativamente sui conti dell’Inps e dello Stato, soprattutto di fronte agli esigui numeri occupazionali fin qui registrati”, ha chiosato.

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