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I sindaci della Valle dell’Agri chiedono l’isolamento dei comuni dell’area

Dopo l’aumento di casi positivi al coronavirus a Moliterno, i sindaci della Valle dell’Agri chiedono che l’intera area sia sottoposta a ulteriori e più strigenti misure di contenimento del virus. 

Si teme, infatti, che Moliterno, possa essere focolaio del Covid-19 dopo il contagio di un medico del posto che lavora nell’ospedale di Villa d’Agri. 

Marsicovetere, Grumento Nova, Viggiano, Tramutola, Sarconi San Chirico Raparo, San Martino D’Agri, Montemurro, Spinoso, Moliterno, Paterno, e Marsico Nuovo, chiedono al Prefetto di Potenza e al presidente Bardi ulteriori restrizioni per i cittadini del comprensorio.

 

I primi cittadini si dicono preoccupati dal fatto che il medico dell’ospedale di Villa d’Agri, risultato positivo al coronavirus, nei giorni scorsi abbia incontrato non solo operatori sanitari della struttura ma anche numerosi pazienti che oggi “possono essere considerati senza ombra di dubbio la fascia più esposta”. “A nostro parere è -dicono i sindaci- stato colpito il cuore pulsante della Val d’Agri, che è l’ospedale e nel quale si concentrano quotidianamente tante relazioni interpersonali che da parte nostra  e degli addetti al lavori sulla sicurezza è difficile se non impossibile controllare”

 

Per questo motivo gli amministratori chiedono di vietare tassativamente lo spostamento di persone da un paese all’altro e consentire la circolazione ai soli mezzi che transitano per l’approvvigionamento di farmaci e beni di prima necessità.

 

Chiedono inoltre la chiusura di tutte le attività lavorative di produzione nel rispetto delle misure di contenimento disposte dalla normativa regionale e nazionale. La chiusura delle attività dell’area industriale della Val d’Agri e con esse dunque anche quelle del Centro Olio, l’impianto di estrazione petrolifera dell’Eni. 

 

I sindaci chiedono inoltre di allestire un laboratorio per il trattamento dei tamponi nella struttura ospedaliera di Villa d’Agri, visto l’evolversi dell’emergenza. Al momento, come gli stessi amministratori fanno sapere giunge notizia di una probabile chiusura del nosocomio per poter procedere alle operazioni di sanificazione.

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