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Il settore edile lucano fronteggia la crisi

I sindacati edili lucani Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil rilanciano il loro impegno contro la crisi che ha investito il settore delle costruzioni e chiamano a raccolta imprese, istituzioni e banche per fare fronte comune. Questo in sostanza il messaggio lanciato stamane nel corso del convegno che si è tenuto a Potenza sul tema “La crisi dell’edilizia: cosa non è stato fatto?”. Nel corso del dibattito, che ha registrato la partecipazione, tra gli altri, del segretario nazionale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, e dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Rosa Gentile, è emersa la fotografia di un settore in forte affanno, ma anche la comune volontà di sindacati, imprese, istituzioni e mondo del credito a lavorare insieme per affrontare e risolvere la crisi. Un impegno, è stato detto nel corso del convegno, che si rinnoverà il prossimo 1 dicembre in occasione degli stati generali dell’edilizia in programma a Roma. E che l’edilizia, una volta traino dell’economia regionale, sia in affanno lo confermano in modo impietoso i dati riportati nel corso del dibattito. In una recente indagine promossa da Filca, Fillea e Feneal sullo stato di salute del comparto edile in Basilicata è emerso che dal 2008 a oggi sono andati in fumo oltre 5 mila posti di lavoro, mentre quasi 700 imprese hanno chiuso i battenti per effetto della crisi, del blocco delle opere pubbliche e dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. In crescita, secondo l’Inps, anche il ricorso alla cassa integrazione straordinaria (+120%) nei primi dieci mesi dell’anno in corso. Un quadro sconfortante che ha spinto imprese, sindacati, cooperative, artigiani e tutti gli attori della lunga filiera delle costruzioni a fare fronte comune nel denunciare lo stato di grande difficoltà del settore e nel sollecitare un confronto con il governo centrale e le amministrazioni locali.

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