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L’invito di Bordo a non eludere la questione della legge elettorale

“La discussione sul sistema elettorale con cui votare alle prossime politiche sta diventando accademica e rischia di non centrare l’obiettivo minimo di restituire ai cittadini il potere di scegliere i parlamentari”. Michele Bordo (PD), componente della Commissione Affari istituzionali della Camera, raccoglie e rilancia l’appello del Presidente della Repubblica ai partiti a non eludere la questione della nuova legge elettorale.

“E’ sempre più evidente, anche su questa materia, quali e quante differenze ci siano tra i partiti – continua Bordo – purtroppo c’è chi antepone la propria sopravvivenza politica alla responsabilità di ricostruire la legittimazione del Parlamento e dei partiti stessi insieme alla funzionalità istituzionale. Il doppio turno rimane senza dubbio il sistema elettorale migliore per assicurare governabilità e rappresentatività; ma, al punto in cui siamo a causa dei veti incrociati tra le forze politiche, la discussione in atto sul modello di voto rischia di essere solo uno sterile esercizio accademico o, peggio, per qualcuno la scusa per replicare un Parlamento di nominati.

E’ arrivato il momento che il PD si impegni a raggiungere almeno il risultato minimo su cui, a parole, tutti dicono di essere d’accordo: consentire ai cittadini di scegliere i parlamentari. Si intervenga sull’attuale legge elettorale introducendo due preferenze per garantire l’alternanza di genere e le circoscrizioni provinciali in modo da legare ogni parlamentare al territorio che lo ha eletto – conclude Bordo – Forse non è il massimo, sicuramente è meglio di niente”.

 

 

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