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Presentato il regolamento sul riordino della rete ospedaliera in Puglia

E’ stato presentato ieri il regolamento sul riordino della rete ospedaliera pugliese e i modelli di riconversione dell’assistenza ospedaliera in assistenza territoriale, dopo l’approvazione avvenuta lo scorso 11 marzo. Presenti all’incontro, il presidente Nichi Vendola e all’assessore regionale alla Salute, Donato Pentassuglia.
“Mezzo miliardo di investimenti fatti , altri 60 milioni di euro in pista per la trasformazione dell’organizzazione sanitaria in Puglia, per liberarci dalla concezione dell’ospedale sotto casa. – ha detto Vendola – I cittadini hanno diritto ad avere servizi socio assistenziali che vadano dalla rete consultoriale alla rete per l’assistenza alle persone con dipendenze patologiche che si occupi seriamente di psichiatria. Bisogna riempire il territorio di risposte concrete al disagio, al dolore, ai bisogni dei cittadini in modo tale che gli ospedali comprensoriali, attrezzati, tecnologicamente moderni, non diventino le discariche in cui scivolano tutti i bisogni. Una vera rivoluzione, dentro la quale investiamo per specializzare la rete anche per quanto riguarda i temi della rianimazione, guardando con attenzione al risveglio. Nasceranno due punti per il risveglio, atteso dal territorio”.
Vendola ha colto anche l’occasione per snocciolare alcuni dati riguardanti i suoi 2 lustri di presidenza in campo sanitario: “Per l’assistenza agli anziani siamo passati da 16 strutture del 2005, anno del mio insediamento, alle 104 attuali. Le strutture di assistenza ai disabili fisici sono passate da 4 a 40; quelle per l’assistenza ai disabili psichici sono passate da 6 a 101; gli hospice da zero a 11″.
Poi, ha preso la parola l’assessore Pentassuglia: “Questa partita vale 20 milioni di euro. Mi auguro che domani si possa chiudere con il ministero sui tagli alla sanità e si possa dare vita alle assunzioni, perchè il problema è il personale”

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