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Presidio del 118 nella Fca di San Nicola di Melfi

È stata inaugurata ieri pomeriggio, nell’unità lastratura della Fca di San Nicola di Melfi, una postazione del 118 a servizio dell’intera area industriale, dove lavorano quotidianamente circa 15mila persone tra dipendenti della fabbrica integrata, dell’indotto e di altri stabilimenti. Alla inaugurazione erano presenti il vicepresidente e assessore regionale alle Politiche per la persona Flavia Franconi, il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza Giovanni Battista Bochicchio e il direttore dello stabilimento della Fca di Melfi Nicola Intrevado, che ha accompagnato gli ospiti in una visita nelle diverse unità operative della fabbrica.
“E’ un segnale piccolo ma importante di una sanità in linea con i tempi che risponde ai cambiamenti avvenuti in questo stabilimento, dove si è creata nuova occupazione in un periodo di crisi economica. Siamo convinti che una postazione di pronto soccorso in quest’area – ha spiegato l’assessore Franconi – sia necessaria per l’elevato numero di persone che vi lavorano. Si tratta di un ulteriore esempio di buona collaborazione tra pubblico e privato. Ricordando anche la particolare attenzione riservata dalla Giunta Regionale all’ospedale di Melfi dove sono in corso lavori per 9 milioni di euro per la realizzazione di nuovi padiglioni e del nuovo centro nascita. Inoltre si provvederà ad innovare tecnologicamente tale PSA”.
Il direttore Bochicchio ha posto l’accento sulla prevenzione. “Stiamo creando un sistema di protezione massima nei luoghi di lavoro – ha affermato – e il presidio 118 ne rappresenta un esempio concreto. Rientra in questo programma anche l’investimento di un milione di euro per una variante all’elisuperficie nell’ospedale di Melfi”.
Il direttore della Fca di Melfi Intrevado ha illustrato alcuni dati interessanti sullo stabilimento che con i nuovi assunti (1.550 con un’età media di 25 anni) conta 7.467 dipendenti, a cui si aggiungono 500 lavoratori in prestito da altre fabbriche del gruppo e circa 8mila addetti delle 15 aziende dell’indotto e di tre operatori logistici. “Nonostante l’elevato numero di persone concentrate nell’area – ha spiegato Intrevado – l’indice di frequenza degli infortuni è pari a zero, poiché l’azienda ha investito molto sulla sicurezza e la prevenzione”.

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