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Primo maggio, appello di politica e sindacati per rimettere al centro il lavoro

I sindacati si sono riuniti a Monfalcone per la Festa dei lavoratori: presenti Pierluigi Bombardieri (Uil), Luigi Sbarra (Cisl) e il leader della Cgil Maurizio Landini. Elly Schlein e Giuseppe Conte si sono trovati a Portella della Ginestra, al corteo che annualmente commemora la strage di braccianti e contadini dell’1 maggio 1947. Landini(Cgil): “Siamo una società fondata sullo sfruttamento del lavoro e sulla precarietà. Abbiamo bisogno di cambiare questa situazione. Al centro ci deve essere la persona e non il profitto fine a se stesso, non la diseguaglianza. Abbiamo bisogno di imprese sane, dove le persone che lavorano in quell’impresa hanno la possibilità di vivere con dignità, perché hanno un salario giusto”.

Mattarella: “Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri. Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È importante sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d’Italia assicuri grande beneficio all’intero territorio nazionale. Non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti, provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile  e inaccettabile. La premier Meloni dichiara che non va tutto bene e bisogna continuare a lavorare di più. “Un passaggio importante è quello dedicato al Sud: il decreto di riforma delle politiche di coesione, che punta a spendere in modo certo e veloce le risorse utili a combattere i divari e le disparità tra i territori”. 

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