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Scontro in commissione elettorale a Taranto. Il sindaco Stefàno minaccia le dimissioni

Lo scontro in commissione elettorale per la nomina degli scrutatori in vista del referendum dei 4 dicembre è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il sindaco di Taranto, Stefàno, spingeva per il sorteggio, mentre i membri della stessa commissione (Brisci, Brunetti e Ciraci) volevano la chiamata diretta di giovani e disoccupati. A quel punto, Stefàno ha abbandonato la riunione ed ha minacciato: “Basta, io azzero la giunta e presento le dimissioni. Non ci sto a farmi ricattare, non mi presto a operazioni che non mi convincono, non faccio da paravento per nessuno”.
Una decisione clamorosa quella assunta del primo cittadino di Taranto, giunta quasi alla fine del suo mandato (il secondo, quindi, non potrà più ricandidarsi). Dimissioni irrevocabili? “Io a queste condizioni non resto, c’è uno scollamento totale con il consiglio comunale. Non so che cosa accadrà ma di certo per farmi tornare sui miei passi bisognerebbe assumere atteggiamenti completamente diversi rispetto a quelli visti oggi in commissione”.

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