BasilicataBasilicataCulturaMicroPostPolitica

Scuola via Marconi a Matera, il sindaco risponde al Prefetto

“Non esistono reali motivazioni per temere che all’interno dell’edificio scolastico di via Marconi (facente parte dell’Istituto comprensivo ex S.M. “Torraca”), dove sono ospitate al momento le classi della scuola secondaria di primo grado del plesso di piazza degli Olmi, non vengano assicurate e mantenute le normali condizioni di comfort ambientale”. Ad affermarlo è il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, nella sua formale risposta al prefetto Copponi (inoltrata per conoscenza ai dirigenti), che nei giorni scorsi aveva ricevuto le lamentele dei componenti del Consiglio d’istituto. Il sindaco chiarisce che ha dovuto ripristinare le condizioni normali di esercizio e sicurezza di un impianto del 1989, per il quale nel 2014 erano stati eseguiti insufficienti ed inadeguati interventi di sistemazione per 350.000 euro, e malgrado ciò privo di Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) antincendio. Ma c’è anche una bella notizia, perché Bennardi informa che il 18 gennaio è prevista la consegna delle chiavi del nuovo plesso di via Bramante, con immediata piena fruibilità. “I lavori all’interno di questo immobile, attrezzato solo di innovative dotazioni impiantistiche, e delle sue prossime aree verdi e di accesso si devono ritenere, definitivamente, conclusi. -comunica il sindaco- Così come sono state portate a termine le operazioni di collaudo statico e tecnico-amministrativo. Ho chiesto (di nuovo) che si accelerassero i tempi, per predisporre e ultimare la procedura del caso, volta alla fornitura del gas. La messa in esercizio dell’impianto di riscaldamento, con sua conseguente fase di messa a regime, sarà conclusa entro il 16 gennaio. Ciò significa che la dirigente dell’Istituto comprensivo 6, può attivarsi per trasferire, già dal prossimo 18 gennaio, nella nuova scuola gli archivi, i documenti e gli arredamenti collocati nelle altre sedi del Comprensivo, ed utilizzarlo, sempre da quella data, per la formazione e le attività didattiche rivolte agli studenti”. Per il plesso di via Marconi, Bennardi smentisce le segnalazioni di presunti malfunzionamenti agli impianti di riscaldamento: “Gli studenti, dopo la sospensione per le festività natalizie -chiarisce il sindaco- potranno riprendere, con piena regolarità, l’attività didattica; anche perché, diversamente da quanto segnalavano dal Consiglio d’istituto, non si è mai registrata una disfunzione del generatore di riscaldamento, installato nel plesso di via Marconi. Più correttamente, in prossimità di questa scuola, si è verificata l’improvvisa rottura delle obsolete tubazioni di mandata e ritorno dell’impianto termico, che, in ogni caso, sono già state sostituite dalla Srl “LM Impianti”, impresa che per conto del Comune, e negli edifici ad esso appartenenti, effettua il servizio di conduzione nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria, di ogni impianto di riscaldamento e condizionamento. Con una frequenza pressoché giornaliera -conclude il sindaco- invito i tecnici del settore Opere pubbliche ad adoperarsi, con ogni risorsa disponibile, per risolvere l’inconveniente accusato dall’impianto di riscaldamento collegato nell’altro plesso, quello di piazza degli Olmi. Anche in questo caso, non si è trattato di un difetto di funzionamento per mancata manutenzione della centrale termica, ma di un’imprevedibile piombatura del contatore dell’impianto ad opera dei tecnici dell’Italgas, i quali nel corso di una verifica, hanno rilevato che il misuratore, secondo i parametri tecnici di sicurezza in materia, dovesse essere sistemato in una posizione diversa. Per effetto di tale spostamento, si è reso necessario aggiornare anche il certificato di prevenzione incendi relativo al medesimo edificio scolastico, mediante la presentazione della Scia antincendio al comando provinciale vigili del fuoco di Matera. Quindi, è stato necessario attivare la procedura di richiesta di offerta finalizzata, oltre all’approvazione validazione degli elaborati (relazione generale e quadro economico; capitolato speciale di appalti; elenco prezzi; computo metrico estimativo; etc.) redatti dall’ingegner Giuseppe Lapacciana”.


SCHEDA PIAZZA DEGLI OLMI

 Tra gli impegni dell’Amministrazione comunale di Matera, su impulso del sindaco Domenico Bennardi, c’è stato anche quello di fare chiarezza sulla passata (pessima) gestione degli impianti termici nel plesso di piazza degli Olmi. Una storia di inadempienze, inefficienze e probabile sperpero di denaro pubblico. L’impianto termico del plesso di piazza degli Olmi risale al lontano 1989, e per 15 anni ha funzionato senza alcun tipo di manutenzione. Il primo intervento molto parziale, seppure economicamente oneroso, è stato effettuato nel 2014, quando furono sostituite solo le due caldaie, lasciando la centrale termica con 15 anni di usura. Un intervento da 350mila euro, comprensivo di lavori edili. Ma, a fronte di una spesa così importante, si ritenne di non sostituire tutti i componenti di sicurezza della centrale termica, e neppure di attivare la procedura per l’ottenimento della necessaria Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) per l’antincendio. Trascorrono altri sette anni, e nel 2021 l’Amministrazione comunale attuale è costretta ad intervenire nuovamente con la sostituzione delle caldaie, investendo altri 16mila euro e dando per scontato che la Scia antincendio ci fosse, come era giusto ritenere visti i lavori del 2014. Quindi si arriva al 2022, quando arriva il rilievo tecnico dell’Italgas sulla errata collocazione del contatore, che blocca formalmente tutto. L’Amministrazione è stata costretta a un nuovo intervento, questa volta completo e risolutivo, per il ripristino di tutto l’impianto con la sostituzione anche della centrale termica intanto arrivata a 23 anni, con i necessari lavori edili e l’attivazione della necessaria procedura per la Scia antincendio, vista l’omissione del 2014. Un nuovo investimento di 160mila euro (quasi la metà di quello del 2014 considerando l’aumento medio dei prezzi), che però andrà a risolvere definitivamente il problema, garantendo gli standard di sicurezza di fatto non presi in considerazione nel 2014. Una procedura che richiede tempi protocollari, sui quali poco si può incidere. Ecco perché saranno necessari 4 mesi (la consegna è prevista in aprile), per tre diversi affidamenti, tra antincendio, centrale termica e lavori edili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *