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Sindacati lucani chiedono l’avvio del percorso di stabilizzazione per i precari della Regione

“Con l’approvazione del decreto Madia la Regione Basilicata non ha più alcun alibi dato che ora abbiamo finalmente lo strumento normativo per avviare un percorso di stabilizzazione per i tanti lavoratori precari che da anni prestano il loro servizio presso l’Ente. Ora non c’è più alcuna motivazione dietro la quale celarsi per continuare a difendere una gara per l’esternalizzazione dei servizi di assistenza tecnica indifendibile per una infinità di ragioni”. Lo affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che hanno denunciato “l’antieconomicità di quella gara, l’assurdità di disperdere un patrimonio di conoscenze dopo averle formate per anni e la necessità che la gestione dei fondi comunitari resti pubblica. Da oltre un anno ormai, il “mantra” a difesa di quella gara da parte della Regione è sempre stato quello di dire che non c’erano altre strade per dare lavoro stabile ai tanti lavoratori precari che si occupano di fondi comunitari.
Ora la strada c’è ed è quella normata dall’art. 20 del decreto Madia “superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni” in cui è stabilito che le amministrazioni, nel triennio 2018-2020, possono bandire procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al 50% dei posti disponibili, a quei lavoratori titolari di un contratto di lavoro flessibile che abbiano maturato almeno tre anni di contratto negli ultimi otto anni, presso l’amministrazione che bandisce il concorso e a tal fine le stesse amministrazioni possono elevare gli ordinari limiti finanziari per le assunzioni a tempo indeterminato previsti dalle norme vigenti, utilizzando a tal fine le risorse previste per i contratti di lavoro flessibile. Così come lo stesso decreto Madia prevede che le amministrazioni possono prorogare i corrispondenti rapporti di lavoro flessibile con i soggetti che partecipano alle procedure stabilizzazione fino alla conclusione delle stesse.
Per queste ragioni Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono la convocazione di un incontro urgente al fine di avviare i percorsi di stabilizzazione dei lavoratori precari, a partire dalla definizione del piano triennale dei fabbisogni, piano che, come più volte ribadito, deve allungarsi anche al quinquennio per consentire una proiezione utile della progressiva stabilizzazione di tutti i lavoratori e ribadiscono la necessità e l’urgenza di disporre, sin d’ora, una proroga lunga dei contratti di collaborazione in essere ed in scadenza il prossimo 30 giugno. Inoltre, queste Organizzazioni Sindacali diffidano la Regione dal procedere con la gare per l’esternalizzazione in corso e chiedono l’immediata sospensione della stessa, in vista di una revoca definitiva, a partire dalla seduta già programmata della Stazione Unica Appaltante per l’apertura delle offerte economiche fissata per domani pomeriggio”.

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