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Stellantis, al via presso l’Unione Industriali di Torino l’incontro per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL)

Al via oggi presso l’Unione Industriali di Torino, l’incontro per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) dei gruppi Stellantis, Cnhi, Iveco Group e Ferrari in scadenza il 31 dicembre prossimo. L’incontro arriva dopo l’illustrazione nelle assemblee della piattaforma presentata a Roma lo scorso 10 ottobre e a valle dell’approvazione della piattaforma nei Consigli di Fabbrica di Fim, Uilm, Ugl, Acqf
“Durante questo primo incontro di avvio negoziato abbiamo ribadito all’azienda la necessità di concludere presto e bene la trattativa. In una situazione come quella attuale con un’inflazione vicina alle due cifre è prioritario tutelare il potere d’acquisto dei salari dei lavoratori puntando nel contempo a migliorare altri aspetti economici e normativi del contratto. Su queste basi, abbiamo richiesto un aumento dell’8,4% nel 2023, un 4,5% nel 2024 un 2,5% nel 2025. Richieste che tengono naturalmente conto del recupero del differenziale di inflazione del 2022, il cui dato è molto superiore alle aspettative e fanno riferimento ad uno scenario inflattivo che nei prossimi tre anni sarà caratterizzato da grande variabilità e incertezza. Gli aumenti andranno pertanto adeguati sul dato dell’inflazione reale anno per anno.
In questa direzione è importante per noi lavorare anche per migliorare i premi variabili e altri emolumenti, quali l’indennità di funzione direttiva, l’elemento economico sul ciclo continuo e le maggiorazioni al sabato. Il riconoscimento delle professionalità, investite dai cambiamenti nel settore dell’auto è al centro delle nostre richieste. Vi è anche un tema legato alla formazione e alla necessità di rafforzare le competenze dentro il processo di trasformazione del settore, pertanto chiediamo l’introduzione di un diritto minimo di 40 ore di formazione e di valorizzarla anche attraverso il suo riconoscimento salariale con l’introduzione di un meccanismo economico premiante per tutti i lavoratori. Riteniamo al contempo necessario rafforzare gli importanti strumenti di welfare già presenti nel CCSL, che rappresentano un elemento di tutela aggiuntiva per i lavoratori e le loro famiglie. Pensiamo che sia indispensabile incentivare la trasformazione volontaria del premio di risultato in welfare. Chiediamo di introdurre nel contratto dei flexible benefits a favore di tutti i lavoratori per poter beneficiare dei vantaggi fiscali e contributivi e il rafforzamento di sanità e previdenza integrativa.
Sull’orario di lavoro abbiamo richiesto l’introduzione di nuove forme di elasticità per conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro. Per i lavoratori che svolgono attività non da remoto e per quelli che sono vincolati alla produzione si devono allargare le fasce d’ingresso, migliorando i permessi di recupero e l’utilizzo dei permessi retribuiti frazionati. L’istituto del recupero produttivo deve essere ulteriormente regolamentato e migliorato sul piano economico. Dobbiamo normare lo smart-working, definendo le tutele a garanzia del lavoratore, al quale si devono riconoscere i costi e gli svantaggi sostenuti per lo svolgimento della prestazione da remoto. Tra le richieste abbiamo inoltre inserito importati misure a contrasto di violenza e molestie, a sostegno dei genitori e per le pari opportunità.
Per non abbassare la guardia su salute e sicurezza, abbiamo inoltre chiesto di rafforzare dentro il CCSL la formazione degli RLS e dei lavoratori, introducendo “brevi moduli formativi di 15 minuti retribuiti” e l’analisi dei mancati infortuni e delle malattie professionali. Infine davanti alle grandi trasformazioni che stanno interessando il settore è necessario rafforzare le commissioni di partecipazione, soprattutto in materia di sicurezza e organizzazione del lavoro e aprire un confronto in tutti gli stabilimenti sul tema degli investimenti e delle prospettive industriali e occupazionali.
Giudichiamo positivamente l’apertura dell’azienda ad avviare un negoziato sulla base della nostra piattaforma di richieste, rappresenta sicuramente un segnale di attenzione importante verso le lavoratrici e i lavoratori in un momento particolare e difficile sul piano economico e sociale. Ora ci aspettiamo che la trattativa venga portata avanti con un calendario serrato d’incontri per concludere positivamente il rinnovo entro i tempi di scadenza.”

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