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Terzo appuntamento del ciclo di seminari “Democrazia e Futuro” organizzato dal Circolo Culturale La Scaletta di Matera

Oggi, dalle ore 16.00-19.30 e sabato 6 novembre 9.30-12.30, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Matera, continuano
gli appuntamenti dell’iniziativa Democrazia e Futuro. Gli incontri, programmati per il biennio 2021-2022, organizzati dal Circolo Culturale
La Scaletta, hanno come coordinatori i soci Brunella Carriero e Nicola Savino e la direzione scientifica del professore Luciano Fasano.
Relatore: prof. Nicolò Addario, Professore ordinario di Sociologia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il titolo dell’incontro è: Globalizzazione, sviluppo e questione meridionale. Strategie per un futuro in un mondo complesso. La nostra società è stata messa a dura prova dalla pandemia e, nonostante stesse marciando a passo spedito verso una globalizzazione sempre più accentuata, ha dovuto fare
i conti con i suoi limiti. La globalizzazione però non è finita: la differenziazione delle funzioni del sistema sociale globale rappresenterà la nuova chiave di lettura.
Interverranno: Gregorio De Felice (Head of Research and Chief Economist Banca Intesa), Donato Masciandaro (Professore di Economia all’Università Bocconi), Francesco Galtieri (Funzionario Nazioni Unite ONU), Antonio Tataranni (Chief Medical Officer for PepsiCo), Antonio Felice Uricchio (Presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).
Il Circolo Culturale La Scaletta e il presidente Paolo Emilio Stasi hanno deciso di rivolgere il proprio impegno civico per i prossimi due anni a tutti coloro che, per professione o per impegno, riconoscono alla politica un ruolo essenziale nel dare forma e regia alla nostra società.
L’iniziativa è rivolta alle persone che sono da poco entrate a far parte (o intendono farlo) delle organizzazioni e delle istituzioni che a vario
titolo sono impegnate nei progetti di rilancio sostenuti dall’Unione Europea. Un’attenzione specifica è rivolta agli studenti che si stanno
avvicinando alla politica in modo consapevole e attivo. Si vuole proporre, quindi, un dialogo attraverso generazioni diverse, oltre che
la formazione di buoni cittadini, manager pubblici e privati, capaci di sostenere le politiche pubbliche che verranno attivate dal PNRR.
Le stelle polari dell’intero percorso formativo saranno tre. In primo luogo, gli scenari che, sul piano nazionale e internazionale, si
imporrano negli anni a venire, una volta che l’emergenza pandemica sarà superata; in secondo luogo, il consolidamento del processo di
integrazione nell’Unione Europea, come orizzonte privilegiato per la collocazione del nostro Paese nello scenario globale. Infine, l’avvio di
una nuova stagione per il Mezzogiorno, per Matera e la Basilicata in particolare, a partire da un’adeguata ed efficace messa a frutto delle
risorse che saranno disponibili grazie al Recovery Plan, fra i cui assi strategici fondamentali vi è proprio il riequilibrio territoriale e la
neutralizzazione del divario fra Nord e Sud del Paese. Tutto il corso prevede il coinvolgimento di importanti esponenti nazionali e locali del mondo della cultura, della politica, dell’economia e della comunicazione, tra i quali Massimo Cacciari, Silvia Costa, Veronica De Romanis, Sergio Fabbrini, Ernesto Galli della Loggia, Angelo Panebianco, Gianfranco Pasquino e Francesco Rutelli e Gianfranco Viesti.
Il primo appuntamento, che si è svolto il 9 e 10 luglio, ha visto come relatore il prof. Gianfranco Pasquino ed il tema trattato è stato il
seguente: Democrazie vs non democrazie. Promesse mantenute e promesse mancate dalla democrazia rappresentativa al bivio della memoria. Con la ripresa post Covid-19, la democrazia rappresentativa è attesa a una nuova sfida; l’emergenza pandemica ha creato una situazione di eccezionalità, che ha avuto come conseguenza il rafforzamento dei poteri di governo, anche a scapito delle libertà e delle garanzie istituzionali dei cittadini. Cosa ci aspetta nel prossimo futuro? In Italia, quali prospettive possiamo intravedere per la ripresa post-pandemia? Quanto l’élite e le classi dirigenti del paese devono ritenersi responsabili delle promesse non mantenute della democrazia italiana?
Il secondo appuntamento dell’1 e 2 ottobre ha visto, invece, il Prof. Angelo Panebianco e l’argomento trattato è stato: Alla ricerca di un
nuovo ordine globale. Fine del secolo americano. Crisi internazionali. Il futuro del Mediterraneo. Nel sistema mondo post-pandemia, dovremo sperimentare un nuovo bipolarismo USA/Cina? O proprio grazie alla lezione della pandemia, sarà possibile creare le condizioni per quel multilateralismo che non riuscì ad affermarsi dopo il crollo dell’URSS? Che ruolo potrà avere l’Unione Europea: sarà destinata ad essere ancora una comprimaria o riuscirà finalmente a individuare una sua vocazione per affermarsi nel nuovo scenario internazionale?
A dicembre si terrà l’appuntamento conclusivo della prima parte del ciclo del 2021 con prof. Massimo Cacciari (Professore Emerito di
Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano). Il titolo dell’incontro sarà: La cultura europea nel post-pandemia: nuovo
umanesimo o crisi di civiltà? Dall’euroscetticismo dei movimenti populisti e sovranisti al Patto di Visegard fra i paesi del blocco
dell’ex Unione Sovietica, alle resistenze nei confronti di alcuni strumenti di politica fiscale (MES e Recovery Fund). Sarà vero, come ha
scritto Nietzsche, che l’Europa è un malato incurabile? Sarà possibile tornare a pensare ad un’Europa unita così come lo fu, fra utopia e
concretezza, per i suoi padri fondatori?

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