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Un paese da salvaguardare. La segnalazione dell’ex assessore di Pisticci, Domenico D’Alessandro

La salvaguardia del centro abitato e delle periferie deve costituire un punto fermo nei programmi della nuova amministrazione comunale. Né essere sottovalutato e trascurato. Pisticci, come è noto, è un paese da sempre interessato da emergenza idrogeologiche che spesso ne hanno minato la stabilità e il futuro. Ecco perché deve prevalere il necessario spirito di conservazione per prevenire eventi disastrosi del passato con le frane del Dirupo e rione Croci che tanti danni hanno causato. Eppure proprio da queste sciagure i pisticcesi hanno sempre fatto fonte comune e ricostruire le loro case negli stessi post dove erano prima sitate, dimostrando come dalla morte possa rinascere la vita. Gli interventi degli ultimi anni sembrano aver attenuato e frane ma è quanto mai indispensabile non abbassare la guardia anche perché l’abitato di Pisticci è geologicamente fragile e instabile e talora presente una serie di problematiche da non sottovalutare. L’ex assessore ai Lavori pubblici Mimmo D’Alessandro, cui stanno a cuore le sorti del paese, ieri come oggi, segnale una serie di emergenze da affrontare al più presto per evitare un vero e proprio collasso. In particolare, all’ingresso dell’abitato di Pisticci, presso la stazione di servizio e la strada che conduce al Santuario del Casale la fascia stradale presenta una criticità nel fondo a causa di infiltrazione di acqua. Il manto stradale, seppure più volte ricoperto da catrame evidenzia ancora cedimenti e crepe come pure le cunette dei bordi non sono più idonee allo smaltimento di tante acque provenienti dal rione Matine, via Ariosto e via Vespucci Tratto di strada questo con presenza di cunicoli che risalgono agli anni Cinquanta. D’Alessandro fa notare che tratto di strada interessato costituisce l’unico accesso all’abitato per tutti i mezzi provenienti dalla provinciale San Basilio-Pisticci. Sul lato opposto, poi, la vecchia strada provinciale Pozzitello-Pisticci è chiusa al traffico nei pressi del vecchio mattatoio. L’accesso dalla galleria, che ha sostituito l’antico percorso dei calanchi, non consente il transito ai mezzi speciali. Di qui l’invito di D’Alessandro agli enti competenti, Provincia, Comune a altre istituzioni a non sottovalutare il problema ed intervenire tempestivamente affinchè il paese non corra il rischio di rimanere isolato.
Giuseppe Coniglio

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