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Consigli comunali aperti, sfilate e incongruenze

Qualche settimana fa, all’indomani della pubblicazione della notizia del rilascio del decreto di compatibilità ambientale riconosciuto dal ministero dell’ambiente all’istanza di ricerca di idrocarburi nel mar Ionio della Enel longanesi chiedevo, per Mediterraneo no triv, di avere copia del parere espresso, sulla questione, dalla Regione Basilicata. Scoprivo così che il parere era stato emesso e notificato al Ministero ambiente il 4 dicembre 2014 e quindi, un anno e mezzo oltre i termini prescritti per legge ( maggio 2013).
Della notizia ho dato ampia divulgazione poi ripresa da chi ha a cuore la questione.
In data 8 luglio 2015 ho chiesto anche di avere i pareri contrari espressi dalla Regione Basilicata contro la d 73, d 74 e d3 sempre per la ricerca di idrocarbrui nel Mar Ionio e, soprattutto, le date di invio al Ministero.
I pareri contro la d 73, la d74 la d 3 (tutte per il mar ionio) sono stati fatti?
E se si quando sono stati inviati al Ministero dell’Ambiente?
Non dovrebbe essere difficile rispondere eppure prima della manifestazione del 15 Luglio a Policoro delle Istituzioni del governo Regionale, la Basilicata non ha inteso dare queste importanti informazioni.
Perchè?
Prima, durante e anche dopo la manifestazione a Policoro tutte le associazioni ambientaliste sono state invitate all’unione e alla compartecipazione con il Governo Regionale nella lotta comune contro le trivelle.
Eppure l’invito è stato disatteso da oltre 40 sigle tra associazioni ambientaliste, comitati, movimenti politici e anche dai cittadini anche per la mancanza di rappresentatività non solo della Regione Basilicata che non ha impugnato lo Sblocca Italia, ma anche di un’intera classe politica incapace di recepire le istanze dei cittadini e di risolverle nonostante le numerose proposte sempre suggerite da chi, da anni, segue la questione ambientale in Basilicata e non solo.
Ma se il senso del disagio e della contestazione è ignorato dal Governo Regionale, però è subito recepito dal Ministero dello Sviluppo economico.
Non si erano neanche spenti i fari sulla manifestazione che è giunta la notizia della risposta del Ministro Guidi che parla di compatibilità della ricerca con air- guns e il turismo locale.
Il Ministro Guidi sostiene anche che la ricerca con air-guns non è pericolosa per i cetacei.
Peccato che l’ISPRA con una recente relazione, dice l’esatto contrario.
Ma forse il Ministro Guidi non ha letto la relazione dell’ISPRA o forse non ne ha compreso il contentuto. Forse.
Noi e le associazioni ambientaliste, invece, abbiamo studiato e con attenzione questo importante documento
Alcune soluzioni al problema trivelle in mare e in terraferma sono state annunciate nella nostra conferenza stampa del 12 Luglio.
Eppure i comuni riuniti a Scanzano il giorno 14 hanno potuto deliberare di essere contro le trivelle e STOP .
Nessuna traccia delle azioni e soluzioni concrete proposte dalle associazioni ambientaliste.
Inoltre, nella delibera adottata a Scanzano i diversi comuni presenti “ringraziano i rappresentanti del Governo, i Parlamentari Lucani e il nostro presidente della Giunta Regionale perché grazie al loro lavoro sono state ottenute importanti compensazioni economiche a favore del territorio”.
Di rimando il Ministro Guidi, a fronte degli applausi e ringraziamenti espressi a Scanzano il giorno 14 per le compensazioni economiche ambientali ottenute grazie al dialogo con il Governo, e ai fischi incassati dai tre governatori di Puglia, Calabria e Basilicata, risponde avanti tutta e la ricerca di idrocarburi nel mar Ionio si farà.
Avvocato Giovanna Bellizzi

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