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Accelerare la campagna dei vaccini e nuova classificazione delle zone a rischio, le proposte dei Governatori delle Regioni

Accelerare la campagna dei vaccini in Italia e predisporre una nuova classificazione delle zone a rischio, una delle priorità che i Governatori delle Regioni hanno presentato nella loro piattaforma di proposte, articolata in 6 punti. “Le Regioni e le Province Autonome hanno appreso con favore che il Governo abbia messo quale primo punto della sua agenda un cambio di passo nella gestione dell’emergenza e della campagna vaccinale nella consapevolezza che essa rappresenti un obiettivo fondamentale non solo per la tutela della salute di tutti i cittadini ma anche per il rilancio economico e la coesione sociale del nostro Paese”, si legge nella nota stampa diffusa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Le Regioni e le Province Autonome ritengono priorità assoluta la campagna vaccinale. Il meccanismo sta andando troppo a rilento, e questo non per disguidi organizzativi, carenza di personale e strutture o, in questa fase, per indisponibilità della popolazione: il problema adesso risiede nell’approvvigionamento delle dosi che dipende dal Governo. Nel quadro della situazione epidemiologica generale e territoriale, sarebbe necessario qualificare l’attività scolastica ed universitaria (al pari delle altre attività) con un’apposita numerazione di rischio, anche tenendo conto dei dati oggettivi del contagio nelle istituzioni scolastiche e nel contesto territoriale di riferimento. Necessario, in ogni caso, implementare le forme di congedo parentale, nonché prevedere ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori, nel caso di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per aggravamento della situazione epidemiologica. Necessario che ogni Regione sia messa nelle condizioni di poter garantire la vaccinazione ai propri insegnanti residenti ed assistiti, indipendentemente dalla Regione in cui prestano servizio. Spetta quindi al Governo impostare la nuova strategia per reperire un numero di dosi vaccinali adeguato e, a tal proposito, le Regioni e le Province Autonome assicurano la loro più totale disponibilità, nelle forme e nei modi che si riterranno opportuni, a collaborare. In relazione all’esigenza di acquisire un maggior numero di vaccini, inoltre, sarebbe auspicabile e urgente una valutazione circa il diretto coinvolgimento delle nostre aziende nel processo produttivo tenendo presente che vi sono aziende e filiere nazionali in grado di realizzare alcune fasi della produzione”. Al fine di garantire certezza al Paese sulle misure che investono le attività economiche e la vita dei cittadini è necessario rivedere la tempistica per l’adozione dei provvedimenti di classificazione delle zone e delle relative ordinanze. Occorre che siano conosciute con congruo anticipo dai cittadini e dalle imprese dei diversi territori regionali. Occorre, altresì, poter procedere ad una programmazione delle attività anche attraverso una diversa organizzazione dell’esame dei dati della cabina regia, delle ordinanze e della relativa decorrenza”.

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