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“InventaGiovani” della Shell, è solo un’illusione?

“Da domani riapre a Villa d’Agri l’Ufficio della Shell che ripropone il programma “InventaGiovani”, le cui finalità sono teoricamente più che valide solo che si fermano alla teoria. Per questo, prima di procedere all’attività 2011 ci piacerebbe sapere qual’è il destino di quel centinaio di ragazzi, molti della Val d’Agri -Sauro e comunque della provincia di Potenza, che lo scorso anno si sono iscritti ai workshop formativi tenuti dagli esperti della società petrolifera”. A sostenerlo è il presidente del CSAIL Filippo Massaro sottolineando che “non si tratta di pura curiosità, quanto piuttosto di verificare se questa iniziativa, come le tante promosse e finanziate dal Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione, è in grado concretamente di avviare un giovane laureato o diplomato verso un’esperienza imprenditoriale o professionale. Ricordo che lo scorso anno nella presentazione a Potenza del progetto il Governatore De Filippo ha esaltato la “genialità” degli uomini della Shell che in cambio di idrocarburi diventano ‘missionari’ per predicare il verbo dell’autoimprenditoria e tentare di trattenere almeno qualcuno dei 3.500 giovani lucani che si laureano e ai quali non resta che cercare fortuna fuori regione. Serve a poco caratterizzare il programma, come fanno gli uomini della Shell, come “investimento sociale e di sviluppo sostenibile”, raccontandoci che in Paesi in via di Sviluppo i risultati riscontrati tra quei giovani sono positivi. Evidentemente si continua a sottovalutare che ai nostri giovani, che non hanno bisogno di nuovi missionari, non mancano né creatività né fantasia per tentare un’impresa autonoma. Quello che manca è l’aiuto-incentivo e i servizi adeguati per affrontare i mercati. Non vorremmo che i nuovi corsi formativi di “InventaGiovani” siano l’ennesimo “bluff” delle società petrolifere e con l’avallo di De Filippo  illudano e creino illusioni tra i nostri neolaureati o, peggio, facciano perdere loro solo tempo e quindi opportunità di lavoro. Anche perché – dice Massaro – i superesperti Shell non ci risulta facciano assolutamente nulla per promuovere attività del cosiddetto indotto degli idrocarburi, vale a dire attività industriali del ciclo di lavorazione-trasformazione del greggio in prodotti e tanto meno per le tecnologie al servizio del comparto energetico. Creare consapevolezza e supportare i giovani che decidono di intraprendere una carriera imprenditoriale, informare e fornire le competenze necessarie per gestire un’attività imprenditoriale sono  elementi importanti, per carità, ma da soli non sufficienti”.

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