BasilicataEccellenze Agroalimentari d'ItaliaItinerari ed AgroalimentarePrimo_PianoPugliaTurismo

Itinerari e Agroalimentari d’Italia: Turismo d’affari e tempo libero, destinazione Italia seconda in Europa e terza a livello mondiale

L’Italia legata al turismo business scala le classifiche mondiali ICCA (International Congress and Convention Association): è terza a livello globale e seconda in Europa con oltre 520 meeting dopo la Spagna (528) e gli USA (690) saldi al primo posto (ENIT su dati ICCA). Il turismo d’affari è quel settore che riguarda i viaggiatori che si spostano per lavoro o professione focalizzandosi su attività di business come conferenze, incontri, fiere e congressi. Un insieme che rappresenta una fonte di sviluppo economico e opportunità per il territorio in cui si svolge.
Basti pensare che il sistema fieristico in Italia ha un impatto pari a 22,5 miliardi di euro l’anno grazie alla qualità di servizi, trasporti e ospitalità che genera. D’altra parte il Paese, per le sue bellezze storiche, artistiche e naturali, è una meta molto richiesta per questa tipologia di turismo, in particolar modo da parte di visitatori esteri che abbinano il business al tempo libero con attività collaterali a congressi e eventi. Nel 2022 circa l’85% dei meeting si sono svolti in presenza, circa 9.000 su un totale di oltre 10.500. Roma e Milano sono al quattordicesimo e diciottesimo posto con 79 e 66 meeting rispettivi, mentre nel ranking europeo salgono entrambe di una posizione. I viaggi del futuro coniugano sempre di più tempo libero e business. La formula blended (affari + tempo libero) emerge dall’indagine ENIT su dati ForwardKeys, WTTC (previsioni Euromonitor), Bankitalia, Deloitte e dati WTTC (Trip.com) nel corso della fiera internazionale di settore IMEX 2023 dal 23 al 25 maggio a Francoforte. Già nel 2021 si è assistito ad una ripresa del segmento business, cresciuto del +31% rispetto ai livelli del 2020, quando la spesa globale per i viaggi aziendali aveva subito un calo del -56% sul 2019. Secondo Skyscanner, un intervistato su sei è propenso ad accettare viaggi combinati: lavorare in vacanza è una scelta strategica in quanto “si ha più tempo nella destinazione” (55%) e “risulta più economico, volando in orari più tranquilli” (51%). 

È il lavoro flessibile uno dei fattori che maggiormente ha contribuito alla crescita dei viaggi “blended”, insieme al settore MICE (Meeting, Incentives, Conferences and Exhibition) che ha messo in evidenza le opportunità per i potenziali partecipanti di prolungare il soggiorno.  

Secondo le previsioni di Euromonitor, la spesa mondiale dei viaggiatori che uniscono lavoro e tempo libero, stimata in 200 miliardi di dollari nel 2022, dovrebbe più che raddoppiare tra il 2021 e il 2027, passando da 150 miliardi di dollari a circa 360 miliardi.  

“Gli ottimi dati sulla ripresa dei viaggi d’affari sono un’ottima notizia perché oltre a far bene all’economia hanno un impatto positivo sull’ambiente, e supportano il comparto a favorire strategie di destagionalizzazione dei flussi turistici portando anche benefici per le economie locali perché aumentando la durata dei soggiorni e della spesa cresce la possibilità di conoscere meglio i territori, i prodotti tipici e le tradizioni, che sono i punti di forza del nostro Made in Italy. “Bene che Roma sia entrata nella top 20, ma dobbiamo fare di più: la mia ambizione non è solo che Roma scali la classifica ma che Milano, Genova e Torino, rientrino tra le prima 50 città” dichiara il Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è girovagando.jpg

www.girovagandoinitalia.com

La popolarità dei viaggi combinati è visibile anche nei dati che riguardano il pagamento. Nel 2022, le prenotazioni per i voli personali sono aumentate del +22% rispetto al 2021 e del +33% rispetto al pre-pandemia, con un andamento analogo per le prenotazioni di alloggi.  Il numero di prenotazioni con “pagamento misto” è aumentato addirittura del +954%” sostiene la Presidente e Ceo ENIT Ivana Jelinic. 

“L’adozione di politiche sostenibili da parte delle aziende ha un impatto anche sulla gestione dei viaggi di lavoro e sembrerebbe incentivare scelte più green anche attraverso il pagamento di tariffe superiori per opzioni di vitto, alloggio e trasporto che non danneggiano l’ambiente e/o minimizzano le emissioni di CO₂” dichiara Maria Elena Rossi Direttore Marketing ENIT impegnata a sviluppare strategie di promozione del segmento. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *